Diritti calcio: la Ue approva le nuove regole per la trasmissione Tv, Internet e telefonino

di Raffaella Natale |

Italia


La Commissione europea ha adottato ieri un¿importante decisione che segnerà la nuova politica dell’UEFA (l’Union des Associations Européennes de Football) sulla vendita dei diritti di trasmissione televisiva della Champions League, in vigore a partire dalla stagione calcistica 2003-04.

In base alle nuove disposizioni, l’UEFA di vendere i suoi diritti mettendo allo stesso tempo il calcio alla portata di un maggior numero di emittenti, operatori di Internet e di telefonia e consentendo ai club di commercializzare a titolo individuale una parte dei diritti.

La notizia, che è stata data dal portavoce del presidente della Commissione Ue Romano Prodi, chiude i lavori iniziati nel 1999, quando l’esecutivo europeo sollevò una serie di obiezioni, poiché l’UEFA – ha ricordato Bruxelles – ¿vendeva tutti i diritti Tv relativi alla Champions in un unico package su base esclusiva ad una sola emittente per Stato membro per una durata, ogni volta, di quattro anni¿. Molto spesso gli acquirenti erano Tv ad accesso libero, che a loro volta potevano cedere in licenza alcuni dei diritti a Tv a pagamento, fatto per il quale non tutti gli incontri erano visti in diretta, ¿mentre agli operatori di Internet e di telefonia veniva semplicemente negato l’accesso ai diritti¿.

 

Tale sistema ¿restringeva la concorrenza tra le emittenti¿, oltre a ¿ostacolare lo sviluppo dei servizi sportivi tramite Internet e la nuova generazione di telefonia mobile¿, in contrasto – sottolinea Bruxelles – ”con gli interessi¿ non solo delle emittenti ma anche ”dei club, dei tifosi e dei consumatori¿.

La Commissione ha stabilito nuove regole per il settore dei cosiddetti nuovi media. La decisione, infatti, avrà conseguenze soprattutto sui diritti di diffusione via Internet e telefonino.

Con il nuovo metodo, l’UEFA continuerà a commercializzare le partite più interessanti, divise però in due pacchetti distinti (chiamati ‘oro’ e ‘argento’), riconoscendo alle emittenti aggiudicatarie il diritto di scegliere i due incontri migliori. Inoltre, l’UEFA avrà inizialmente il diritto esclusivo di vendere il resto dei diritti di trasmissione in diretta. Tuttavia, se non dovesse riuscire a vendere il cosiddetto pacchetto ‘bronzo’ entro una determinata data, saranno i singoli club che potranno vedere i diritti delle partite.

 

E’ previsto inoltre che l’UEFA non venda i diritti per un periodo superiore ai 3 anni, e che la vendita avvenga mediante gara aperta per dare a tutte le emittenti la possibilità di presentare offerte.

Con il nuovo sistema di vendita, sia l’UEFA che i club di calcio potranno offrire i contenuti della Champions ai fornitori di servizi Internet e agli operatori di telefonia mobile che usano la tecnologia UMTS.

Si immagini, quindi, le numerose possibilità che si prospetteranno ai club di calcio che potranno offrire sui loro siti, con accesso a pagamento, una partita in differita o le più belle azioni. Infine, per la prima volta i singoli club potranno sfruttare i diritti di differita Tv e utilizzare il contenuto degli archivi, ad esempio, per la produzione di video.

Nonostante il passo avanti, questa decisione non permetterà di vedere le partita di Champions League in streaming live via Internet.

Rimane, quindi, necessario un sforzo in materia di qualità della diffusione video, sia per il Web che per il telefonino.