Il Consiglio dei ministri delle tlc dà via libera all¿uso dei fondi strutturali per la larga banda

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Europa



La telecomunicazioni dell¿Unione Europea si schierano contro il digital divide. Il Consiglio dei Ministri delle Comunicazioni dei Quindici, riunito a Bruxelles da ieri, si &#232 espresso a favore dell¿uso dei fondi strutturali per offrire l”accesso a Internet a banda larga anche alle regioni pi&#249 povere e isolate, nelle quali il mercato non ha interesse a investire.

Per l¿Italia, ai lavori del Consiglio hanno preso parte il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e quello dell”Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca.

¿E” un provvedimento che l”Italia ha sempre auspicato¿, ha osservato Gasparri, sottolineando che le infrastrutture create verranno aperte agli operatori di telecomunicazione ¿sulla base delle regole della concorrenza¿. A questo fine – ha ricordato il ministro ¿ &#232 gi&#224 stato sottoscritto un accordo tra il ministero delle Comunicazioni, il ministero dell¿Innovazione Tecnologica, il ministero dell”Economia (nella parte delegata al Mezzogiorno) e Sviluppo Italia.

¿Il messaggio chiaro ¿ha affermato il ministro Stanca – &#232 che non finanzieremo l”attivit&#224, la gestione e i servizi facendo concorrenza agli operatori, ma che interverremo per accelerare e mettere a disposizione degli operatori le infrastrutture fisiche¿.

Ancora imprecisa, in questa fase, l¿entit&#224 dei fondi che potranno essere indirizzati a favore delle infrastrutture a larga banda. Stime recenti della Commissione Ue indicano, tuttavia, in 10 miliardi di euro – ossia il 7,3% circa dei 190 miliardi distribuiti complessivamente attraverso i Fondi strutturali per il periodo 2000-2006 ¿ i finanziamenti destinati alla Societ&#224 dell”Informazione. Nella programmazione finanziaria 1994-1999 gli stessi fondi non superavano il 2%.

Nelle regioni italiane dell”obiettivo 1 (Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), il 32% dei fondi strutturali dedicati alla societ&#224 dell”informazione sono utilizzati a favore dello sviluppo del commercio elettronico e di Internet per la pubblica amministrazione. Agli investimenti in infrastrutture &#232 dedicato invece il 23% del totale.

Il commissario Ue per le imprese e la societ&#224 dell¿informazione, Erkki Liikanen, ha detto che ¿entro la met&#224 del 2003 saranno pubblicate le linee guida sull”uso dei fondi strutturali per la societ&#224 dell”informazione, che conterranno in particolare le modalit&#224 per l”implementazione della banda larga sia fissa che senza cavo¿. Il sostegno finanziario potr&#224 essere accordato ai progetti in linea con il nuovo quadro di regolamentazioni sulle comunicazioni elettroniche.

Liikanen ha spiegato che per usufruire dei fondi sar&#224 indispensabile rispettare principi di fondo, quali la neutralit&#224 tecnologica e l”apertura a tutti gli operatori su base non discriminatoria, osservando che gli investimenti dovranno avere come obiettivo ¿le infrastrutture passive¿, mentre per la costruzione di infrastrutture attive potrebbe essere necessaria ¿la notifica¿ a Bruxelles.

Le affermazioni di Liikanen sembrano in linea con quanto richiesto dai principali gruppi europei di tlc, che in una lettera al Consiglio dei ministri della Ue hanno chiesto una deregulation che favorisca la diffusione della banda larga senza discriminazioni per alcuna tecnologia.