Concorrenza nelle tlc: la decisione Ue piace a Gasparri e Soru

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Primi commenti positivi alla decisione della Ue di favorire ulteriormente la concorrenza in alcuni settori delle tlc. Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri si dichiara soddisfatto soprattutto in tema di bit-stream, ossia l”accesso all”ingrosso alla banda larga attraverso il doppino telefonico. “Il modello bit-stream – ha affermato Gasparri – ha assunto un ruolo decisivo nello sviluppo dei servizi di accesso alla rete Internet. Sono lieto che la Commissione Europea abbia saputo trarre profitto anche dall”esperienza italiana nella pubblicazione della raccomandazione sui mercati rilevanti. Ho seguito con la massima attenzione i lavori della Commissione – ha poi aggiunto il ministro – affinch&#233 si potessero rappresentare al meglio le esigenze degli operatori telefonici italiani e in particolare di coloro che operano nel settore di Internet. La raccomandazione pubblicata raffigura in modo opportuno il sistema europeo delle tlc e fotografa il modello di sviluppo del settore nel nostro paese”.
Gasparri ha poi concluso dicendosi “soddisfatto per lo sforzo della Commissione nel riconoscere il ruolo del mercato bit-stream nella sua accezione pi&#249 ampia, cos&#236 come indicato da operatori e governi in cui &#232 maturo il regime di concorrenza nelle tlc”.

Giudizio positivo sulla decisione della Commissione Ue anche da parte di Renato Soru, presidente e fondatore di Tiscali, secondo cui la raccomandazione della Commissione Europea approvata a Bruxelles “rompe posizioni monopolistiche sull”utilizzo delle reti locali e potr&#224 cos&#236 assicurare il decollo dell”Internet ad alta velocit&#224 in Europa”.
In particolare, Soru ha affermato di apprezzare che l”Unione Europea abbia raccomandato alle singole autorit&#224 nazionali di analizzare le modalit&#224 di utilizzo delle varie reti locali in tema di banda larga. In caso contrario, secondo Soru per i nuovi operatori si cancellerebbe “definitivamente la competizione nel mercato internet, creando, di fatto, una situazione di monopolio in ogni singolo Paese europeo”.

Per il numero uno di Tiscali, gli incumbent avrebbero messo in atto “pesanti azioni di lobbying per mantenere questo dominio”. C”&#232 quindi, da parte di Soru, soddisfazione per il fatto che “la Commissione non abbia ceduto alle loro pressioni”, dal momento che “questo regolamento dimostra che i principi della competizione e lo sviluppo di un mercato unico europeo sono stati considerati pi&#249 importanti degli interessi dei singoli operatori locali”.