France Telecom vara aumento di capitale e riduce il debito

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L”assemblea generale di France Telecom ha approvato al 99,88% l”aumento di capitale proposto dal management nel quadro di un piano di risanamento dell¿azienda. Gli azionisti dell”incumbent francese hanno autorizzato un aumento fino a 30 miliardi di euro, anche se l”operazione non dovrebbe superare i 15 miliardi. Secondo quanto dichiarato dal direttore del programma di risanamento finanziario del gruppo, Franck Dangeard, all”assemblea generale, l¿operatore non ha ancora fissato i tempi per l¿aumento di capitale. Dangeard ha anche detto che &#232 impossibile dare indicazioni sul prezzo della sottoscrizione, in quanto rispecchier&#224 le condizioni di mercato del momento.
La mancanza di indicazioni sui tempi dell”aumento di capitale ha provocato un forte calo dei titoli di FT, che marted&#236 sono crollati in Borsa, perdendo il 5,95% a 19,60 euro.
Secondo gli analisti, infatti, la scelta della data rischia di essere resa critica anche dal perdurare delle incertezze sui mercati a causa delle prospettive di una guerra in Iraq.

Nei giorni scorsi erano circolate voci di un lancio dell”aumento di capitale questa settimana, anche se il presidente di France Telecom, Thierry Breton , aveva escluso che potesse avvenire prima della pubblicazione del bilancio 2002, ossia il 5 marzo.
Secondo quanto ha riferito agli azionisti il direttore finanziario Michel Combes, il Gruppo dovrebbe aver realizzato un Ebitda leggermente inferiore a 15 miliardi di euro nel 2002 e investimenti inferiori agli 8 miliardi. L”operatore francese &#232 riuscito per&#242 a ridurre il suo indebitamento dagli 80 miliardi di ottobre – record mondiale – a 68 miliardi. Il responsabile finanziario del gruppo di tlc francese ha anche indicato di attendersi nel 2003 un fatturato in linea con quello del mercato.
Breton, dal canto suo ha dichiarato agli azionisti di attendere con fiducia l”esame di Bruxelles del piano di risanamento, che prevede un prestito di 9 miliardi da parte dello Stato in veste di primo azionista (56,4%). Il successore di Michel Bon alla guida del maggiore operatore di tlc francese ha confermato che il Gruppo avr&#224 bisogno di 15 miliardi di euro cash e che la riduzione dell”indebitamento rimane la sua priorit&#224.

Il governo francese aveva annunciato all¿inizio di dicembre l¿intenzione di emettere a favore di France Telecom, in grossi problemi finanziari, il prestito tramite un Ente pubblico. In questo modo l¿operatore avrebbe potuto rifondere parte del suo colossale debito. La Francia non considera questa emissione un aiuto di Stato. ¿Il sostegno dello Stato al nostro piano di risanamento si tradurr&#224 in un contributo all¿aumento di capitale all¿altezza della sua partecipazione¿, ha detto Breton.
La UE, comunque, non sembra dello stesso parere. Bruxelles vuole appurare se la linea di credito accordata dal governo francese non abbia permesso a FT di anticipare il ricorso all¿emissione di obbligazioni: dopo l¿annuncio delle garanzie statali, infatti, l¿operatore &#232 riuscito a guadagnare sul mercato obbligazionario 8,8 miliardi di euro.

La Commissione europea sta anche indagando sul particolare regime fiscale di cui FT ha finora beneficiato e che l¿avrebbe avvantaggiata facendole avere tassi di interesse inferiori rispetto alla norma.
Durante l¿assemblea generale sono state anche approvate due nuove emissioni di titoli rimborsabili in azioni di FT, destinate a finanziare il riscatto di parte del debito dell¿operatore mobile tedesco MobilCom, di cui FT detiene il 28,5%.