Vivendi pronta a cedere Vivendi Environnement

di Raffaella Natale |

Europa


Vivendi Universal si appresta a vendere parte della sua quota del 40.8‰ in Vivendi Environment.
Il presidente del gruppo, Jean René Fourtou, nell’ambito del business plan di rilancio dell’attività del gruppo, aveva, infatti, annunciato al CdA di settembre, la sua intenzione di cedere gli assets non profittevoli, per riportare in positivo il bilancio di VU.
Il management del gruppo ha, quindi, comunicato l’intenzione di abbandonare lo storico business dell`acqua, vendendo per il momento il 20.2‰, per poi procedere ad una vendita delle restanti partecipazioni per il 2004.
In una nota, il gruppo precisa che la transazione sarà effettuata con un numero limitato di investitori e che ad ogni azione ceduta sarà unita un`opzione di acquisto di un`altra azione.
Gli investitori hanno accettato di rilevare gli impegni fino al 21 dicembre 2003.
L`accordo alza il target di Vivendi per la dismissione di asset entro fine 2002 a 7 miliardi di euro, dai precedenti 5 miliardi.
La decisione, inoltre, da al gruppo una maggiore tranquillità, sia nella direzione di ridurre l’indebitamento di 19 miliardi di euro, sia nel tentativo di raccogliere i 4 miliardi di euro, per presentare un¿offerta per rilevare le quote di minoranza di Cegetel.
Per le partecipazioni di proprietà di British Telecom (26‰) e di SBC Communications (15‰), Vodafone avrebbe già concluso una accordo preliminare, ma VU ha tempo fino al 10 dicembre per esercitare il suo diritto di prelazione e impedire che l’operatore monti il capitale di Cegetel.
VE ha registrato nei primi nove mesi del 2002 un aumento del suo fatturato del 4,5‰ a 22,1 miliardi di euro e una progressione del suo EBIT dello 0, 6‰ a 1,3 miliardi.
Il gruppo ha anche indicato che il suo indebitamento era alla fine di settembre di 13,7 miliardi di euro.
Il colosso francese delle utilities ha anche confermato il suo obiettivo di ridurre i suoi debiti tra i 13 e i 13,5 miliardi di euro alla fine dell`anno.