l’UE taglia le tariffe fisso-mobile

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Europa



Dal prossimo gennaio le telefonate da rete fissa verso i cellulari costeranno di meno. Lo ha stabilito l’Autorità delle Comunicazioni che ha approvato ieri il meccanismo annuale di riduzione programmata in base al quale, nei prossimi tre anni, verrà gradualmente ridotto il costo delle chiamate verso i cellulari Tim e Omnitel.

l’Autorità non ha comunicato l’entità dei tagli che dovrebbero comunque aggirarsi intorno al 10‰ lordo in meno alla Telecom e all’8‰ in meno a Tim e Omnitel. Sulla bolletta tutto ciò si tradurrà in un risparmio reale dell’8‰ per quanto riguarda la rete fissa e del 6‰ per le tariffe degli apparecchi mobili.

La riduzione non riguarderà, invece, Wind che, secondo l’Autorità, non ha ancora raggiunto una posizione dominante sul mercato.

Il provvedimento approvato ieri va ad integrare una precedente delibera (dicembre ¿99) in cui il commissario europeo Enzo Cheli aveva fissato il tetto massimo al minuto delle chiamate fisso-mobile a 110 lire (6 centesimi) per Telecom e 360 lire (19 centesimi) per Tim e Omnitel.

Da allora le società telefoniche hanno comunque provveduto ¿spontaneamente¿ a ridurre le tariffe sotto la spinta della concorrenza: Tim ad oggi ha rivisto al ribasso le tariffe quattro volte arrivando ad una spesa media di 17 centesimi al minuto. Lo stesso ha fatto Omnitel-Vodafone che ad agosto ha rinunciato a 0,5 centesimi di euro al minuto per le tariffe delle ore di punta e di quelle ridotte.
Telecom, invece, che  non aveva mai limato i suoi listini dal 1998, dovrà farlo ora in seguito all’imposizione dell’Autorità che è anche, ma questo non lo dice nessuno uffiacialmente, un duro colpo all’immagine delle società che speravano, con i loro provvedimenti individuali, di non poter evitare un ¿diktat¿ istituzionale.