WAN-IFRA Italia: nuovi modelli di business per un’industria che vuole crescere tra tradizione e innovazione

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Sono ripresi, presso l’hotel Crowne Plaza di Roma, i lavori della tredicesima edizione di WAN-IFRA Italia, la conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa quotidiana, organizzata da WAN-IFRA, l’Associazione internazionale degli editori di quotidiani e di servizi di informazione, in collaborazione con FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e ASIG (Associazione Stampatori Italiana Giornali).

La sessione del pomeriggio era dedicata alle opportunità di crescita per un’industria che deve guardare con attenzione ai nuovi strumenti digitali, coniugandoli con una tradizione di serietà, credibilità e fiducia dei lettori. E’ toccato a Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg, presidente FIEG, tracciare lo scenario nel quale si trovano oggi ad operare le imprese del settore editoriale. Malinconico non ha mancato di sottolineare, da un lato, il momento critico che sta vivendo la stampa in Italia, con la contrazione della raccolta pubblicitaria e la flessione di copie di quotidiani vendute (-6%) nel corso del 2009, dall’altro la sostanziale solidità di questo settore, che vive sulle proprie spalle una serie di paradossi e contraddizioni. Con un costo medio per addetto di settore, nel 2008, cioè prima del CCNL, pari a oltre il doppio di quello calcolato da Mediobanca per la media dei comparti produttivi, una riforma dell’editoria più volte annunciata ed ancora di là da venire, l’industria dei giornali italiani resiste alle difficoltà con una media di 24 milioni di lettori nel giorno medio.

 

In una crisi economica globale, come quella del 2009, altri settori hanno avuto contrazioni nella vendita dei prodotti ben maggiori. Ciò significa che il prodotto editoriale ha un elevato grado di attrazione. I nuovi media sono i benvenuti, ha concluso Malinconico, ma deve essere chiaro che oggi la carta stampata è ancora un modello di business vincente, e di questo farebbe bene a tenere conto anche il Governo che invece, dal primo aprile, ha consentito un rincaro delle tariffe postali del 100% per la stampa periodica e di oltre il 120% per la stampa quotidiana, senza che gli editori potessero fare nulla per difendere i loro legittimi interessi.

Alla tavola rotonda, moderata dal direttore generale FIEG, Alessandro Brignone, Antonello Perricone, Amministratore delegato di RCS Mediagroup, non ha nascosto le sue perplessità verso quanti vedono la luce in fondo al tunnel fra breve. “Navighiamo a vista” – ha detto fra l’altro Perricone. Il piano industriale che sarà presentato fra breve in RCS avrà come titolo “Discontinuità ed Innovazione” ad indicare due linee ritenute di grande importanza strategica. “Siamo fermamente convinti – ha concluso Perricone – che la carta stampata continuerà ad esistere, e noi confidiamo sulle nostre forze“. La strategia del gruppo del Sole 24 Ore, delineata dal Direttore generale Alessandro Bompieri, punta a trovare il modo di far pagare il contenuto di qualità su tutti i devices di distribuzione. I modelli sono almeno due: uno del Wall Street Journal, che prevede il pagamento integrale di tutti i contenuti, ed uno proposto dal Financial Times, al quale si ispira il gruppo Italiano, che punta a fare pagare solo una parte dei contenuti, offrendo al lettore un approccio più flessibile.

Andrea Favari, amministratore delegato del Giornale, ha ricordato che, al momento, l’area on line del quotidiano milanese pesa sul fatturato globale per circa il 3%. Per il futuro si possono immaginare sistemi di business misti, ma la strada per rendere interessanti i volumi totali è ancora lunga. Anche per Domenico Tudini, vicepresidente di Sport Network (gruppo Amodei), il problema è la valorizzazione dell’utenza sul web. La stampa è destinata ancora per molto tempo a rimanere il media portante dell’industria editoriale.

Harry Bouwman, responsabile new media del quotidiano olandese De Telegraaf, il più diffuso quotidiano olandese, ha annunciato che il gruppo è in procinto di lanciare un’applicazione su iPad per un prodotto molto simile ad un quotidiano digitale. A conclusione dei lavori è intervenuto, in rappresentanza del Governo italiano, l’On. Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’informazione e l’editoria. Bonaiuti ha annunciato che nel prossimo mese di Ottobre saranno convocati gli Stati generali dell’Editoria, più volte rinviati. Le risorse non sono più quelle di una volta, ma si auspica una linea comune di intervento, condivisa da tutti gli attori dell’industria editoriale, per indirizzare le disponibilità economiche verso lo sviluppo industriale e la difesa dell’occupazione.

I lavori di WAN-IFRA Italia 2010 si concluderanno domani, 23 giugno, con una sessione dedicata alla stampa industriale. nel corso della quale saranno analizzate le nuove frontiere della stampa digitale e saranno discussi i trend e le prospettive di evoluzione dell’industria tipografica alla luce dei dati di mercato e dei trend emergenti; nell’occasione, verranno presentati in anteprima i dati più significativi del Rapporto 2010 sull’industria italiana dei quotidiani realizzato dall’Osservatorio tecnico “Carlo Lombardi”.