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Amazon taglierà 14 mila posti di lavoro. L’Innovazione che non ci piace

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In una nota, firmata da Beth Galetti, Senior Vice President of People Experience and Technology di Amazon, l'azienda ha annunciato l'eliminazione dei livelli intermedi per snellire la burocrazia. "L'AI consente alle aziende di innovare più velocemente che mai".

Amazon si prepara a una delle più ampie ondate di licenziamenti della sua storia recente, con un piano di tagli di 14mila posti di lavoro del comparto corporate. ll piano potrebbe arrivare fino a 30mila come precedentemente annunciato da Reuters.

In una nota, firmata da Beth Galetti, Senior Vice President of People Experience and Technology di Amazon, l’azienda ha annunciato l’eliminazione dei livelli intermedi per snellire la burocrazia.

“Questo processo comporterà riduzioni in alcune aree e nuove assunzioni in altre, ma nel complesso si tradurrà in una diminuzione della forza lavoro aziendale di circa 14.000 ruoli“, ha scritto Galetti nella nota. “Stiamo lavorando per supportare tutte le persone interessate, offrendo alla maggior parte dei dipendenti 90 giorni per cercare una nuova posizione interna (tempistiche che potranno variare in base alle leggi locali). I nostri team di recruiting daranno priorità ai candidati interni per aiutare il maggior numero possibile di persone a ricollocarsi all’interno di Amazon. Per i colleghi che non riusciranno o non vorranno trovare un nuovo ruolo in Amazon, offriremo supporto per la transizione, che includerà indennità di licenziamento, servizi di ricollocamento, copertura sanitaria e altri benefici“, ha aggiunto.

La nota di Amazon: “L’AI rappresenta la tecnologia più trasformativa dai tempi di Internet e consente alle aziende di innovare più velocemente che mai”

“Alcuni potrebbero chiedersi perché stiamo riducendo i ruoli in un momento in cui l’azienda sta andando bene. In tutte le nostre divisioni stiamo offrendo esperienze eccellenti ai clienti, innovando rapidamente e ottenendo risultati solidi. Tuttavia, dobbiamo ricordare che il mondo sta cambiando velocemente. Questa generazione di AI rappresenta la tecnologia più trasformativa dai tempi di Internet e consente alle aziende di innovare più velocemente che mai, sia nei mercati esistenti che in quelli completamente nuovi. Siamo convinti che per rispondere a queste sfide dobbiamo organizzarci in modo più snello, con meno livelli e maggiore responsabilità, così da muoverci il più rapidamente possibile per i nostri clienti e per il nostro business“, ha dichiarato.

Il nuovo cambio di paradigma

Le riduzioni potrebbero toccare settori chiave come risorse umane, servizi, dispositivi e Amazon Web Services (AWS). Particolarmente esposta sarebbe la divisione People Experience and Technology (PXT), che rischia una contrazione fino al 15%.

Secondo il CEO Andy Jassy, l’automazione di attività ripetitive tramite l’uso dell’intelligenza artificiale sta già contribuendo a diminuire la necessità di personale, aumentando al contempo l’efficienza operativa.

Parallelamente, Amazon ha imposto una linea più rigida sul ritorno in ufficio, richiedendo la presenza fisica per cinque giorni a settimana. Chi non rispetta la policy, spesso per ragioni logistiche, viene considerato come “dimissionario volontario”, perdendo così l’indennità di fine rapporto.

Amazon pronta a tagliare 600mila posti di lavoro “umani” negli Stati Uniti

Amazon potrebbe inoltre rendere superflui oltre 600.000 posti di lavoro “umani” negli Stati Uniti.

Le informazioni trapelate dal NYT e pubblicate anche da Key4biz, descrivono un progetto ambizioso: automatizzare tre quarti delle operazioni logistiche di Amazon. Il piano, discusso nel 2024 tra i vertici aziendali e il consiglio di amministrazione, prevede di mantenere stabile la forza lavoro pur raddoppiando le vendite nei prossimi dieci anni. In pratica, la crescita verrà sostenuta dai robot, non dagli esseri umani.

Tuttavia, i documenti interni consiglierebbero di evitare termini come “automazione” o “intelligenza artificiale”, preferendo definizioni più rassicuranti come “tecnologia avanzata” o “cobot” — robot collaborativi progettati per affiancare, e non sostituire, le persone.

Amazon minimizza: “I documenti non riflettono la nostra strategia”

L’azienda ha risposto alle accuse precisando che i file diffusi “sono incompleti” e non rappresentano la strategia globale di assunzioni. La portavoce Kelly Nantel ha sottolineato che Amazon prevede di assumere 250.000 persone per la stagione natalizia, senza però chiarire quante di queste posizioni diventeranno permanenti.

Nonostante le rassicurazioni, economisti come Daron Acemoglu, docente al MIT e vincitore del Premio Nobel per l’Economia 2024, avvertono che l’automazione spinta di Amazon potrebbe trasformare l’azienda da motore di occupazione a “distruttrice netta di posti di lavoro”.

Solo pochi giorni fa, secondo fonti interne all’azienda, si stimava un primo taglio del 15% del personale all’interno della sua divisione Risorse Umane, denominata internamente PXT (People eXperience and Technology), che conta oltre 10.000 dipendenti a livello globale, per l’impiego crescente di soluzioni di intelligenza artificiale.

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