Scienza e tecnologia: la Ue sigla accordo di cooperazione con la Corea del Sud

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Unione europea

L’Unione europea e la Corea del Sud hanno siglato due accordi di cooperazione, uno nel settore della scienza e della tecnologia, un altro sulla ricerca nel campo dell’energia di fusione.

  

Il primo accordo mira a promuovere la cooperazione in campi in cui la Ue e la corea hanno priorità simili, quali la biotecnologia e la ricerca sanitaria, le tecnologie ICT, le fonti di energia rinnovabili, lo sviluppo sostenibile, i satelliti.

  

Il secondo accordo sull’energia di fusione completerà l’accordo ITER siglato alcuni giorni fa a Parigi e promuoverà la realizzazione comune di attività di Ricerca e Sviluppo per accelerare lo sviluppo dell’energia di fusione come fonte di energia primaria per il XXI secolo.

  

Per Janez Potočnik, membro della Commissione responsabile della Scienza e della Ricerca, “questo accordo riconosce l’importanza di una ricerca rigorosa sia per l’Europa che per la Corea del Sud. Abbiamo tutti molto da guadagnare da un lavoro comune sul piano della qualità della vita, dell’impiego e della crescita economica”.

 

I due accordi, ha aggiunto, “rappresentano una parte importante dei nostri sforzi per fare dell’energia di fusione una realtà possibile al più presto possibile”.

  

Gli accordi sono stati siglati da Janez Potočnik, dal ministro finlandese Mauri Pekkarinen in rappresentanza della presidenza del consiglio europeo e da Kim Woo-shik, vice premier coreano e ministro della scienza e della tecnologia.

  

La Corea consacra già il 3% del PIL alla Ricerca e Sviluppo e rappresenta dunque un partner molto importante per la Ue nel campo della scienza e della tecnologia.

  

L’accordo in questo settore si basa sul principio del reciproco vantaggio, con la possibilità di accedere ai programmi e alle attività uno dell’altro nel quadro dell’obiettivo dell’accordo, della non discriminazione, della protezione effettiva della proprietà intellettuale e della condivisione equa dei relativi diritti.

Di durata quinquennale, l’accordo potrà essere rinnovato sulla base di una raccomandazione di valutazione indipendente che sarà effettuata nel penultimo anno di validità dell’intesa.

  

L’accordo sull’energia di fusione promuoverà invece la collaborazione nei programmi di ricerca sulla fusione in vista del completamento del progetto internazionale ITER, che vede anche la collaborazione di Cina, Stati uniti, India, Giappone e Russia.

L’accordo firmato martedì a Parigi, per un valore di 10 miliardi di euro, conclude diversi anni di trattative, culminate infine con la scelta del sito francese di Cadarache per l’installazione del reattore ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) la cui costruzione dovrebbe iniziare nel 2008 per concludersi entro una decina d’anni.

Nel corso di questi 10 anni, le parti coinvolte nel progetto realizzeranno un programma di ricerca di accompagnamento dinamico, per preparare lo sfruttamento del sistema, massimizzare la profittabilità degli investimenti ed elaborare le tecnologie avanzate necessarie per le future centrali elettriche.

      

  

  

27 novembre 2002 – 27 novembre 2006

  

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