Unbundling: la Commissione Europea blocca l’AgCom. Tutto da rifare!

di di Raffaele Barberio |

Puntualmente confermate le previsioni di Key4biz sull’intervento della Commissione europea nei confronti dell’AgCom.

Italia


Raffaele Barberio

Pubblicato poche ore fa il comunicato stampa della Commissione Europea che contesta il metodo utilizzato dall’AgCom in occasione della delibera che ha fissato le tariffe dei servizi a banda larga (ULL), approvata lo scorso 11 luglio.

 

La Commissione Europea ha fatto ricorso al meccanismo di riesame dell’UE in quanto ritiene che tali modifiche possano incidere negativamente sulla “…capacità degli operatori di pianificare e decidere in merito ai prezzi da applicare in Italia”.

 

Il giudizio della Commissione è netto nel voler garantire l’adozione di “…approcci normativi che siano trasparenti e in grado di assicurare condizioni di pianificazione prevedibili e stabili agli operatori del mercato”.

 

Ma la Commissione Europea esprime anche un giudizio fortemente negativo sull’operato dell’AgCom, il cui metodo comporterebbe per gli operatori “…l’impossibilità di pianificare in anticipo i prezzi da offrire ai clienti…”.

 

La Commissione ritiene in particolare che la recente decisione dell’Autorità italiana di fissare i prezzi per il 2013 sulla base della precedente analisi di mercato sia in contraddizione con la dichiarazione, rilasciata nell’ottobre 2012, in cui la stessa Autorità affermava che i nuovi prezzi sarebbero stati basati su la nuova indagine di mercato.

 

Tale decisione è ancora più sorprendente se si considera che l’AGCOM ha sottoposto a consultazione in parallelo i risultati delle sue nuove analisi di mercato, avviate già nel settembre 2012. Poiché i prezzi di accesso dovrebbero riflettere i più recenti dati sui costi, la Commissione ritiene che l’AGCOM avrebbe dovuto fissarli sulla base della sua analisi di mercato completa più recente e affidabile.

 

La Vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes, responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Scegliendo di adottare un approccio diverso da quello annunciato l’anno scorso per la fissazione dei prezzi di accesso sui mercati della banda larga italiani, l’AGCOM pregiudica la certezza normativa necessaria a tutti gli operatori economici, che hanno diritto a usufruire di condizioni paritarie.”

 

Ora si ricomincia tutto daccapo.

Nei prossimi tre mesi la Commissione, in stretta collaborazione con il BEREC, discuterà con l’Agcom le modifiche da apportare alla proposta in questione’.

Nel frattempo occorre aspettare ancora per sapere nel dettaglio il tenore delle osservazioni della Commissione Europea nei confronti dell’AgCom, contenute nella missiva inviata a quat’ultima da Bruxelles.

 

Key4biz ha evidenziato sin dal primo minuto le incongruenze della decisione dell’AgCom sull’unbundling; quanto registrato oggi è la conferma della correttezza delle osservazioni avanzate da questo giornale.