Smart city, 3,5 milioni dall’Ue per data center sostenibili

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La Commissione europea ha lanciato DC4Cities, progetto da 3,5 mln di euro per la sostenibilità dei data center in tutta l’Unione. Tra i partner italiani ci sono ENEA, HP Italia e Create-Net. Quest’ultima ha avviato un progetto pilota a Trento.

Italia


DC4Cities

Una delle principali preoccupazioni per chi gestisce data center è certamente la riduzione dei consumi energetici, o il loro contenimento. Parliamo di macchine che sono in funzione 24 ore su 24 ore, che hanno bisogno di alimentazione elettrica costante, anche per far funzionare i sistemi di raffreddamento per tenere sotto controllo l’accumulo di calore.

 

Al mondo esistono oggi poco meno di 8 milioni di data center attivi, che tutti assieme rappresentano l’1% del consumo mondiale di energia e centinaia di migliaia di tonnellate di CO2 emesse ogni anno in atmosfera.

 

Tra le tante iniziative tese alla trasformazione delle strutture esistenti in green data center, per la riduzione dei consumi e degli inquinanti emessi in ambiente, c’è il progetto DC4Cities, lanciato dalla Commissione europea nell’ambito del programma quadro FP7 e dotato di un fondo di circa 3,5 milioni di euro.

 

Tra i partner del progetto europeo c’è anche le italiane Crate-Net, HP Italia ed ENEA. Create-Net, oltre a guidare la ricerca in ambito “energy adaptive software“, è responsabile della gestione di un centro di sperimentazione situato a Trento che, assieme a quello di Barcellona, sarà il banco di prova per i componenti sviluppati in DC4Cities. A Trento la sperimentazione verrà effettuata presso il data centre di APSS (Agenzia Provinciale per i Servizi Sanitari), che supporterà Create-Net durante la sperimentazione assieme a SET Distribuzione (gruppo Dolomiti Energia) e Trentino Network.

 

In ottica smart city, il DC4Cities (“An environmentally sustainable data centre for Smart Cities“) ha il fine di adattare il consumo di energia elettrica dei data centres alla disponibilità delle risorse. Un modo per ‘obbligare’ le macchine a dare il massimo (mantenendo inalterata la qualità del servizio) con il minimo impiego di energia (integrata anche da fonti rinnovabili).

 

I principali aspetti coinvolti dalla sfida dei data centres “eco-friendly“, sono:

  • a livello del software ospitato nel data centre, con il tentativo di rendere il programma “consapevole” del suo consumo di energia a seconda degli stadi di esecuzione;
  • a livello di esercizio del data centre dove, sfruttando i servizi offerti dal cloud computing management, è possibile ottimizzare in maniera automatica la distribuzione delle risorse virtuali.

 

(F.F.)