Mercato unico tlc: voto in Commissione ITRE rinviato a marzo. Il confronto continua

di Alessandra Talarico |

Problemi legati alla traduzione fanno slittare il voto a metà marzo. Neelie Kroes resta fiduciosa che il rinvio non distrarrà i membri della Commissione dalla necessità di votare su questa importante proposta.

Europa


Neelie Kroes

La Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento europeo ha rinviato il voto sul Regolamento Connected Continent volto alla realizzazione di un mercato unico delle comunicazioni elettroniche.

Il voto, previsto per la serata di ieri, sarebbe stato rinviato per problemi legati alla mancata traduzione dall’inglese degli emendamenti alla proposta che dovrebbe essere votata in seduta plenaria dal Parlamento ad aprile per arrivare al voto finale prima della scadenza di maggio, quando si terranno le prossime elezioni europee. Una tempistica che potrebbe ancora essere rispettata, con i deputati che potranno avere il tempo di rivedere gli emendamenti – al momento disponibili solo in inglese – prima del prossimo voto in Commissione, previsto non prima del 17 marzo.

 

Commentando il rinvio del voto, il Commissario Neelie Kroes – promotrice del pacchetto sul mercato unico digitale, presentato a settembre – si è detta fiduciosa che questo evento non distrarrà i membri della Commissione dalla necessità di votare su questa importante proposta.

“E’ chiaro – ha detto – che la maggior parte dei deputati sostengono il pacchetto, che è una soluzione win-win per tutte le parti coinvolte”.

“Questo rinvio non fa che aumentare la mia energia verso la realizzazione di un mercato unico digitale, importante per la nostra economia e i diritti dei cittadini”, ha sottolineato ancora il Commissario, che proprio ieri in apertura del Mobile World Congress di Barcellona aveva ribadito l’importanza del mercato unico digitale per la crescita dell’Europa.

 

E’ pur vero che su alcuni emendamenti che la Commissione avrebbe dovuto votare ieri, si è manifestata la ferma opposizione degli operatori del settore, secondo i quali sarebbero eccessive le restrizioni previste alla possibilità, per i fornitori di contenuti, applicazioni e servizi di concludere accordi con i fornitori di comunicazioni elettroniche per servizi specializzati basati su livelli definiti di qualità del servizio. Secondo il testo finale, tali accordi non devono compromettere la qualità complessiva dei servizi di accesso a un internet aperto.

Una proposta, questa, contro cui si è espressa l’associazione ETNO, che riunisce gli operatori tlc europei. Per il presidente del Board ETNO, Luigi Gambardella, “Il principio secondo cui tutti i tipi di traffico Internet devono essere trattati allo stesso modo è in contrasto con il modo in cui funziona Internet oggi, dal momento che tipi di traffico diversi hanno esigenze diverse e devono essere gestiti in modo efficiente”.

 

Per quanto riguarda la prevista abolizione del roaming, la Commissione ITRE va al di là di quanto proposto dalla Commissione, puntando alla soppressione delle tariffe ‘extra’ non solo per le chiamate inviate e ricevute, ma anche per gli sms e i dati, entro il 15 dicembre 2015.