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5G, mappatura Infratel in arrivo. L’Italia sarà credibile?

Mappatura delle reti 4G e 5G e delle intenzioni di investimento degli operatori, l’Italia sarà credibile in Europa?

Le intenzioni di investimento delle telco sono in dirittura d’arrivo, con la mappatura Infratel avviata prima dell’estate, ma resta da capire come intendono muoversi gli operatori.

A breve, sarà reso pubblico l’esito della consultazione Infratel, tenuto conto che gli obblighi di copertura 5G sono stati fissati in larghissima misura in sede di assegnazione delle frequenze, in occasione dell’asta da 6,55 miliardi di euro del 2018 per le bande 700 Mhz, 3.6-3.8 Ghz e 26.5 Ghz.

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Esito della mappatura a giorni

L’esito della mappatura, in arrivo a giorni, è fondamentale per l’erogazione dei fondi del PNRR. In altri termini, le intenzioni di investimento degli operatori al 2025 saranno passate al microscopio a Bruxelles.

Gli operatori alle prese con la guerra dei prezzi e il calo dei fatturati dovuti al Covid dovranno in ogni caso soddisfare le aspettative di Bruxelles in termini di “credibilità dei rispettivi piani di copertura”.

Ripartizione dei fondi per i piani previsti dal PNRR

Dei 2 miliardi in arrivo dal Recovery Plan per la connettività mobileun miliardo verrà destinato ad incentivare la realizzazione del 5G nelle aree “a fallimento di mercato” che verranno definite dopo la conclusione della mappatura in corso e attesa entro giugno.

600 milioni saranno destinati alla realizzazione del backhauling in fibra su circa 10mila chilometri di strade extraurbane altamente trafficate. Altri 420 milioni saranno messi a disposizione dell’iniziativa europea dei corridoi transfrontalieri 5G.

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Saremo all’altezza come sistema paese?

Il documento della consultazione Infratel del 10 giugno scorso parla chiaro:

“I piani dichiarati dovranno essere chiaramente riferibili a decisioni strategiche ed esecutive, completamente finanziate e adottate dai competenti organi di indirizzo e gestione degli operatori, indicando sia le coperture di rete attuali alla data del 31 maggio 2021, sia quelle previste per i prossimi cinque anni, tenuto conto altresì degli obblighi di copertura associati ai diritti d’uso delle frequenze utilizzate. In particolare, dovrà essere fornita la seguente documentazione, riferita alla realizzazione delle coperture indicate nei questionari:
a. piano dettagliato degli investimenti, che includa per ogni fase di attuazione le date di inizio e completamento e gli elementi che ne evidenzino la concreta attuabilità, suddiviso negli anni per macrocategorie e relativi finanziamenti, approvati dagli organi competenti;
b. architettura e struttura della rete sul territorio (numero siti, dislocazione territoriale, tipologia link di backhaul, apparati di trasporto, POP e relativo posizionamento), apparati e tecnologie previste;
c. dimensionamento dei siti radio (con evidenza dei metodi e parametri utilizzati per le simulazioni radioelettriche) in termini di numero medio di utenti per sito e per antenna, coerente con quanto fornito nei questionari compilati e dimensionamento della banda, della rete dati e di trasporto”

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