L'analisi

‘5G, la rete di Stato di Trump? Ecco perché è una fake news’. Intervista a John Strand (Strand Consult)

a cura di Paolo Anastasio |

John Strand, fondatore e Ceo di Strand Consult, smonta l’ipotesi di una rete unica 5G nazionale negli Usa, su proposta del Cosngilio per la Sicurezza Nazionale, che sarebbe al vaglio del presidente Trump per contrastare la minaccia della Cina.

L’ipotesi di una possibile nazionalizzazione della rete 5G per ragioni di sicurezza contro la cyberminaccia cinese, che sarebbe al vaglio dell’amministrazione Trump, ha fatto il giro del mondo, dopo la pubblicazione dell’articolo-bomba da parte del sito statunitense Axios, che ha lanciato nell’etere i termini della proposta che sarebbe stata avanza dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale (National Security Council) al presidente Usa. Una bomba giornalistica, raccolta da social media e web, che tuttavia solleva più di un dubbio. Ne abbiamo parlato con l’analista John Strand, fondatore e Ceo della società di consulenza Tlc Strand Consult, esparto del mercato che esrpime un giudizio alquanto lapidario: “La storia pubblicata da Axios si fonda su un documento che che avrebbero potuto scrivere degli studenti del liceo, con scarsissime conoscenze del mercato delle telecomunicazioni”.

Key4biz. Cosa c’è di sbagliato secondo lei nel documento attribuito al Consiglio per la Sicurezza Nazionale (National Security Council) citato da Axios?

 

John Strand. Il fondamento del documento citato da Axios è che gli Stati Uniti stiano combattendo la Cina sul suolo americano e che una risposta a questa Guerra in atto sia la costruzione di una rete 5G di proprietà e sotto il controllo del Governo. Ma di fatto negli Usa vige già un divieto di operare per i vendor cinesi nel mercato degli aparati telecom, e questo divieto è in vigore da quasi 15 anni. Inoltre, c’è da dire che gli operatori americani lavorano da sempre a braccetto con le autorità in materia di cybersecurity negli Usa.

Key4biz. Il document citato da Axios ha una vision realistica del 5G e della roadmap per la nascita di un mercato del 5G?

 

John Strand. Assolutamente no. La gente crede che ogni G (2G, 3G, 4G e ora 5G) rappresenti reti completamente nuove, che non includano le generazioni wireless precedenti. Ma non è così. Nel mondo reale, I passaggi dal 3G al 4G e ora al 5G non sono un semplice cambiamento di tecnologie, ma una evoluzione per cui il 4G sarà la pietra angolare del 5G per molti anni a venire. C’è una roadmap verso il 5G, nel document (citato da Axios ndr) si legge che il 5G è il fondamento dell’IoT, ma nel mondo reale l’IoT sarà dominato dal NB-Lte e gli operatori americani attualmente stanno realizzando reti NB-Lte negli Usa.

Key4biz. Quindi i documenti citati non sono attendibili per quanto riguarda l’attuale situazione del mercato Usa delle Tlc?  

John Strand. Queste persone non hanno idea di cosa gli operatori americani stanno facendo oggi come oggi, di quali sono le loro roadmap di qui ai prossimi 18 mesi. L’America si sta avviando ora sulla strada del 5G e per fare ciò le reti 4G, 4.5G e 5G si fonderanno insieme per creare reti e servizi intelligenti. Saranno necessary telefoni e device con a bordo un chipset in grado di supportare 3G, 4G e 5G in un unico chip per utilizzare reti differenti in diverse parti del paese.

Key4biz. Cos’altro c’è che non le quadra nel documento?

John Strand. L’autore non capisce com’è e come funziona la catena del valore del mobile. I nomi delle aziende citati nel documento sono i primi che sono passata per la testa di chi l’ha scritto, e mostrano come l’autore abbia una conoscenza limitata sulla catena del valore e sulle aziende. La descrizione dell’utilizzo dei satelliti è assurda e lo stesso vale per il modo in cui l’industria della Difesa dovrebbe utilizzare il 5G. Suggerirei a chi ha scritto il document di visitare il Pentagono e di parlare con qualcuno dei loro esperti di comunicazione.

 

Key4biz. Sarebbe disponibile oggi come oggi negli Usa lo spettro necessario per un progetto del genere oppure la FCC dovrebbe liberare porzioni di banda?

John Strand. Lo spettro di cui si parla è libero al momento. Ma metterlo a disposizione sarebbe un lavoro imponente e costerebbe un sacco di soldi. Su questo fronte il documento dimostra carenza di conosocenza del mercato.

Key4biz. Per quanto riguarda i costi di una rete 5G di Stato negli Usa, quella di 200 miliardi di dollari è una cifra realistica?

John Strand. Chi l’ha scritta non ha idea dei costi, non sa cosa ci vuole per realizzare un mercato un 5G sano dal punto di vista economico. Nel nostro report,

How a carrier’s carrier can add value to the mobile  market, un lavoro di 200 pagine sulla nostra esperienza maturate in Messico e in altri paesi per concepire questo tipo di reti, descriviamo il modo in cui si può creare un business case sano per il 5G.

Il progetto descritto (da Axios ndr) non è realistico. Non si può realizzare una rete nazionale 5G in banda 3.7-4.2 Ghz. La banda 3.7-4.2 Ghz è una porzione di spettro che serve per creare la capacità e non per una copertura nazionale. Il backhaul per un progetto del genere costerebbe circa 200 miliardi di dollari, ci vorrebbero dai 5 ai 7 anni per realizzarla ma dovrebbe affrontare una fortissimo concorrenza da parte degli operatori attivi sul mercato.

Key4biz. In sintesi, cosa ne pensa di questo documento?

John Strand. Il documento sembra il frutto del lavoro di qualche student, I media che hanno ripreso questa storia definendola uno “scoop” sono buoni candidati per per il premio di fak news dell’anno. Il gabinetto del Presidente Trump, il regolatore americano (FCC) e molte alter persone coinvolte non possono prendere sul serio un’ipotesi del genere. Personalmente sono choccato dalla quantità di media che hanno definite uno scoop la storia pubblicata da Axios.

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