i numeri

5G. La Cina aggiunge 600 mila stazioni in tre mesi, più di quanto hanno fatto gli USA in 2 anni

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Raggiunti in netto anticipo gli obiettivi fissati dal MIIT per la fine dell’anno. Un risultato questo che favorirà la realizzazione di nuove infrastrutture informatiche in Cina e soprattutto la possibilità di accelerare l’integrazione dell’economia digitale con quella reale.

La Cina si riempie di base station 5G e lascia indietro gli USA

Pechino ha annunciato di aver installato e attivato in tutto il Paese più di 3 milioni di base stagion 5G a giugno 2023, raggiungendo in netto anticipo l’obiettivo fissato dal MIIT (il ministero dell’Industria e dell’Information Technology cinese) per la fine dell’anno in corso.

Solo da aprile a giugno ha aggiunto 600 mila stazioni 5G, un dato sei volte maggiore rispetto a quanto fatto dagli Stati Uniti dal 2019 al 2021 (circa 100 mila base station).

Un dato questo che restituisce un vantaggio strategico cinese assolutamente incontrovertibile, almeno in termini di diffusione e coperta della rete 5G, che ha bisogno proprio delle base station per crescere e per veder incrementare il numero di applicazioni nei settori chiave dell’economia, come l’automazione industriale, la chirurgia da remoto o la mobilità connessa e autonoma.

Al momento, in Cina, gli smartphone abilitati e connessi alla nuova rete sono 676 milioni, mentre gli utenti di terminali dell’Internet of Things (IoT) sempre connessi in 5G sono ormai oltre 2,12 miliardi.

Il 5G accelerare l’integrazione dell’economia digitale con quella reale

Questo favorirà la realizzazione di nuove infrastrutture informatiche in Cina e soprattutto la possibilità di accelerare l’integrazione dell’economia digitale con quella reale, ha spiegato Tao Qing, direttore dell’ufficio di monitoraggio e coordinamento delle operazioni del MIIT, in un articolo comparso su South China Morning Post.

Grazie a questo nuovo standard Pechino ha potuto realizzare un gran numero di nuove fabbriche 4.0, che hanno accorciato il ciclo di sviluppo di un prodotto del 20% circa in media, mentre l’efficienza produttiva è aumentate del 25% quasi.

Non solo, Qing ha poi aggiunto che il 5G ha ormai trovato applicazione in 40 settori chiave dell’economia cinese e come conseguenza diretta di questo: “Nella prima metà dell’anno, i ricavi di molte attività di massima rilevanza, come i data center, i big data, il cloud computing e l’IoT, sono aumentati del 19,2% su base annua, guidando la crescita dei ricavi dei servizi di telecomunicazione di 3,7 punti percentuali”.

Il prossimo passo, secondo il MIIT, è lo sfruttamento del 5G per iniziare a completare in maniera organica i progetti smart city in corso d’opera.