Lo spettro

5G, in Gran Bretagna asta sopra le attese a 1,56 miliardi di euro

di |

Attendevano poco più di 1 miliardo di sterline, ma dalla gara avanzano quassi 300 milioni di sterline da reinvestire per migliorare i servizi 4G e accelerare la corsa al 5G: il Ministro per il Digitale Marnick, “Faciliteremo l’accesso alla rete e ai servizi di nuova generazione”.

Si chiude l’asta del Regno Unito per le frequenze di banda mobile. La gara, secondo quanto comunicato dall’autorità regolatrice delle comunicazioni britannica, The Office of Communications (Ofcom), è stata vinta da Telefonica UK, Vodafone, BT Group e Ck Hutchison.

Un’asta sopra le attese, si legge sui media britannici, che è riuscita a raccogliere 1,36 miliardi di sterline (1,56 miliardi di euro, oppure 1,92 miliardi di dollari), ben oltre il miliardo di sterline stimato dagli analisti.

Il risultato consentirà di innovare, migliorare e potenziare i servizi di telefonia mobile per l’attuale 4G e ovviamente in prospettiva dell’arrivo del 5G.

Lo spettro uscito dall’asta – ha spiegato in una nota stampa il Ministro per il Digitale, nel Regno Unito, Margot Jamesavrà un ruolo fondamentale nel miglioramento ulteriore dei servizi 4G e per guidare il Paese nella corsa al 5G, fattore strategico per trasformare digitalmente la Gran Bretagna e renderla competitiva sui nuovi mercati. Speriamo che la nuova tecnologia possa essere implementata rapidamente, a vantaggio dei consumatori britannici”.

La fase successiva vedrà le assegnazioni delle licenze, di modo che i vincitori potranno iniziare a sfruttare l’allocazione delle risorse dello spettro: “La nostra nazione sta generando sempre più dati mobili da smartphone e altri device portatili – ha commentato Philip Marnick, direttore Spectrum Group di Ofcom – il rilascio di queste onde radio faciliterà l’accesso alla rete e ai servizi di nuova generazione”.

L’asta inoltre ha il merito di dare il via ufficiale alla corsa al 5G, con un’ampia gamma di servizi e applicazioni su cui già le imprese stanno lavorando.

Telefonica UK si è aggiudicata 2,3 GHz di spettro, per 205,9 milioni di sterline. L’Ofcom ha inoltre concesso a Telefonica anche 40 megahertz dei 3,4 gigahertz di spettro destinato alla tecnologia 5G, per 317,7 milioni di sterline.

Vodafone ha vinto 50 megahertz dei 3,4 gigahertz di spettro disponibile, per 378,2 milioni di sterline, mentre Ee (divisione di Bt Group) ha ottenuto 40 megahertz dei 3,4 gigahertz di spettro, per 302,6 mln gbp. Ck Hutchison, infine, controllante di Tre, ha vinto 20 megahertz dei 3,4 gigahertz di spettro, per 151,3 milioni di sterline.

Secondo uno studio australiano, “Impacts of 5G on productivity and economic growth, condotto dal Department of Communications and the Arts’ Bureau of Communications Research del Governo di Canberra, l’introduzione del 5G potrebbe generare, entro 10 anni dal suo lancio, ricadute economiche quantificabili in 1.300-2.000 dollari addizionali di PIL procapite.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua riunione del 26 febbraio 2018, ha approvato con delibera 89/18/CONS, relatori i Commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro, l’avvio di una consultazione pubblica concernente le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche al fine di favorire la transizione verso la tecnologia 5G.