Sperimentazione

5G, Giacomelli ‘Sette proposte per la sperimentazione del Mise in 5 città’

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Sette sono i progetti arrivati al Mise per la sperimentazione del 5G in cinque città italiane.

Il 12 giugno sono state presentate complessivamente 7 proposte progettuali per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali di banda 5G, due rispettivamente per le aree 1 (Milano) e 3 (Bari e Matera), 3 progetti per l’area 2 (Prato e L’Aquila). Lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, rispondendo a un’interrogazione di Civici e innovatori in commissione Trasporti alla Camera.

Giacomelli ha ricordato che “la tecnologia 5G è in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza; ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo”.

“Il ministero – ha sottolineato il sottosegretario –  con avviso pubblico del 16 marzo 2017, ha aperto la procedura per l’acquisizione di proposte progettuali per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali nella porzione di spettro 3.7-3.8 GHz in 5 aree del territorio con la possibilità di utilizzo nella suddetta banda di una quantità di spettro fino a 100 MHz contigui. La suddetta procedura è aperta alle imprese, già autorizzate alla fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica accessibile al pubblico o che si impegnino a conseguire la suddetta autorizzazione prima del rilascio dell’autorizzazione provvisoria alla sperimentazione”.

“Tali imprese possono partecipare quali capofila di forme di aggregazione, partenariato ed altra modalità di intesa e/o coordinamento con università, enti e centri di ricerca, imprese di livello nazionale o internazionale con specifiche competenze nel settore dei servizi 5G, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, start up, associazioni di categoria”.

“Ciò – ha proseguito Giacomelli – risponde all’obiettivo di impegnare i soggetti che si aggiudicheranno le frequenze a sperimentare le reti e i servizi abilitati dalla tecnologia 5G, coinvolgendo i territori e le realtà di eccellenza nel mondo della ricerca e dell’impresa.I progetti dovranno essere realizzati nell’arco di quattro anni e le aree geografiche individuate lungo il territorio nazionale sono l’Area 1, rappresentata Milano e relativa area metropolitana; l’Area 2, costituita dalle città di Prato e L’Aquila; ed infine l’Area 3, relativa alle città di Bari e Matera”.

“Con tale iniziativa – ha concluso – il Governo ha avviato, con lungimiranza e tempestività ed in linea con gli indirizzi espressi dalla Commissione Europea, un’azione che è volta a porre le opportune basi al fine di dare non solo un forte impulso alla domanda di servizi innovativi in tecnologia 5G, ma anche e soprattutto per raggiungere l’obiettivo strategico di fare dell’Italia un attrattivo centro europeo di creazione e sviluppo di tali servizi digitali innovativi, stimolando la più ampia e diversificata partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca, associazioni di categoria e delle pubbliche amministrazioni”.