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5G, asta in banda 3.4-3.8 Ghz in Francia chiusa a 2,79 miliardi

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Si è chiusa a 2,79 miliardi di euro l’asta 5G in Francia, che ha visto l’assegnazione di 310 Mhz di spettro in banda 3.4 – 3.8 Ghz ai quattro operatori del paese. Lo Stato ha incassato così più di quanto previsto dalla base d’asta fissata a 2,17 miliardi. La parte del leone l’ha fatta Orange, che ha speso 854 milioni a fronte di 90 Mhz di spettro. SFR, filiale mobile di Altice France, si è accaparrata 80 Mhz di banda per un controvalore di 728 milioni, mentre Bouygues e Free Mobile si sono aggiudicate 70 Mhz di spettro a testa per un controvalore di 602 milioni ciascuna.

Prima fase

Nella prima fase della gara i quattro operatori si erano già portati a casa 200 Mhz di spettro totale per un controvalore di 1,4 miliardi, con ciascuno dei partecipanti che ha sborsato 350 milioni per 50 Mhz di banda. Il rimanente è stato aggiudicato dall’Arcep in un secondo momento, con qualche mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa della pandemia, con vendite in blocchi da 10 Mhz ciascuno al prezzo minimo di 70 milioni.

Seconda fase

Oltre ai 50 Mhz a testa aggiudicati nella prima fase, Orange si è assicurata altri 40 Mhz di banda seguita da SFR (30 Mhz), mentre Bouygues e Free Mobile si sono aggiudicati 20 Mhz aggiuntivi ciascuna.

Le licenze d’uso dureranno 15 anni, rinnovabili di altri 5 anni a certe condizioni fissate dall’Arcep. Il pagamento sarà diluito nel periodo di durata delle licenze. Un ulteriore rilancio è previsto nell’ultima fase finale della gara, per l’assegnazione del posizionamento degli operatori sullo spettro a gara compreso fra 3.4 e 3.8 Ghz.

Per il lancio del 5G previsto entro l’anno gli operatori potranno fare affidamento anche sulla banda 700 Mhz, assegnata nel 2015, mentre la banda 26 Ghz non è ancora stata assegnata.

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