World Space Week

1 satellite ogni 3 giorni a Roma, Mattarella inaugura la Smart Factory di Thales Alenia Space

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso inaugurano a Roma, al Tecnopolo Tiburtino, in occasione della World Space Week 2025, la Space Smart Factory per la costruzione di satelliti di Thales Alenia Space Italia.

Inaugurata la Space Smart Factory di Thales Alenia Space Italia alla presenza del Presidente della Repubblica

L’Italia apre una nuova pagina nella sua storia industriale e tecnologica e lo fa in occasione della settimana mondiale dello Spazio (World Space Week), con l’inaugurazione della Space Smart Factory di Thales Alenia Space Italia, situata nell’area del Tecnopolo Tiburtino di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con 21mila metri quadrati di superficie complessiva, di cui 5mila dedicati a camere pulite riconfigurabili, la nuova struttura rappresenta il più avanzato impianto nazionale per la produzione e l’integrazione di satelliti di nuova generazione.

Presenti anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, l’Ambasciatore Stefano Pontecorvo, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Leonardo, l’Amministratore Delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Teodoro Valente, con Philippe Keryer, SEVP Strategia, Ricerca e Tecnologia  di Thales, Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Divisione Spazio di Leonardo e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Thales Alenia Space, Hervé Derrey, Presidente e CEO di Thales Alenia Space e Giampiero Di Paolo, Deputy CEO e Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia.

Da sinistra a destra: Hervé Derrey, Presidente e CEO di Thales Alenia Space, Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo, Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Roberto Cingolani, CEO e Direttore Generale di Leonardo, Giampiero Di Paolo, Deputy CEO di Thales Alenia Space e CEO di Thales Alenia Space Italia, Teodoro Valente. Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Massimo Claudio Comparini, Direttore Generale della Divisione Spazio di Leonardo e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Thales Alenia Space, e Philippe Keryer, SEVP Strategia, Ricerca e Tecnologia di Thales. 

Urso: “La Space Factory dimostra che le risorse del PNRR si possono usare bene e che è possibile fare partnership pubblico-private”

La Space Smart Factory a Roma di Thales Alenia Space Italia, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), è “una delle quattro Space Factory realizzate in Italia con le risorse del PNRR”, ha ricordato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, partecipando all’inaugurazione dell’impianto, “ciò dimostra che le risorse del Pnrr si possono usare bene e che è possibile fare partnership pubblico-private.

Un gioiello industriale frutto di unna partnership pubblico-privata di valore, che vede impegnato il campione italiano ed europeo in partnership con la Francia, per garantire l’autonomia strategica europea nello Spazio”, ha precisato Urso.

La nostra legge è la prima in Europa e serve proprio a questo, regolamentare l’attività dei privati nello Spazio e siamo impegnati con i partner europei affinché l’Europa realizzi il regolamento europeo, tenendo ben presente quanto abbiamo fatto in Italia.
Tra poche settimane ci sarà la conferenza ministeriale di Brema
– ha aggiunto il ministro – dove possiamo svolgere un ruolo da protagonista. Le factory sono distretti industriali spaziali che coinvolgono tantissime Pmi e uniscono il Paese nel raggiungimento dell’obiettivo competitivo.
La Germania investirà 35 miliardi di euro sulle costellazioni satellitare dual use, noi faremo la nostra parte con una costellazione che garantisca pace, sicurezza e sviluppo per l’Italia e il Mediterraneo
”.

L’80% di tutte le tecnologie qui impiegate è stato prodotto da aziende italiane. Questa struttura è in completa connessione con le Pmi italiane del settore e a disposizione dell’intero Paese. Per i satelliti esistono le catene di montaggio. Dalle nostre isole produttive usciranno 2-3 satelliti a settimana dual use”, ha dichiarato Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo.

Valente (Asi): “L’Italia si pone come punto di riferimento per la realizzazione di grandi infrastrutture satellitari

L’inaugurazione di questo impianto allo stato dell’arte corona anni di impegno intenso da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana e completa la rete di facility operanti sul territorio nazionale per l’assemblaggio, integrazione e test di satelliti“, ha dichiarato Teodoro Valente, Presidente dell’ Agenzia Spaziale Italiana.

Il programma Space Factory rappresenta inoltre un esempio virtuoso della collaborazione pubblico-privata a beneficio di tutto l’ecosistema nazionale avendo utilizzato efficacemente le risorse del PNRR per dotare stabilmente il paese di un asset strategico. Grazie alle funzionalità e le capacità produttive di questo impianto – ha aggiunto Valente – l’Italia si pone come punto di riferimento per la realizzazione di grandi infrastrutture satellitari nell’ambito dell’Osservazione della Terra, delle Telecomunicazione e della Navigazione“.

Cingolani (Leonardo): “Lo Spazio è un mercato imperdibile”

Nei prossimi anni saranno lanciati 10 mila satelliti, per questo noi ci saremo, è un mercato imperdibile. Si tratta di tecnologie duali, per usi militari e civili. Abbiamo fatto una scelta come gruppo industriale, puntando per il momento sulle telecomunicazioni. Ci vogliamo impegnare in uno spazio europeo della difesa. Vogliamo crescere e diventare riferimento”, ha detto Roberto Cingolani, CEO di Leonardo.

I privati accedono oggi allo Spazio con delle regole e noi siamo stati i primi a dotarsi di una legge di settore”, ha affermato Andrea Mascaretti, Presidente, Intergruppo parlamentare per la Space Economy, sottolineando che l’elevato livello di competenze dimostrato dal nostro Paese negli anni ci garantisce che “l’astronautica italiana può andare lontano e lo Spazio per noi non rappresenta il futuro, ma il presente”.

Comparini (Thales Alenia Space – Leonardo): “Una fabbrica intelligente e riconfigurabile”

La nuova fabbrica spaziale, un investimento che guarda al futuro frutto della visione dell’Agenzia Spaziale Italiana, le istituzioni e l’azienda, costituisce un riferimento per i paradigmi produttivi dell’industria spaziale europea”, ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Thales Alenia Space e Managing Director della Divisone spazio di Leonardo.

Una fabbrica intelligente, riconfigurabile al fine di produrre tutte le tipologie di satelliti e costellazioni con il principio della serializzazione delle attività. Il sito è in grado di produrre oltre 100 satelliti l’anno nella classe fino ai 300 chilogrammi in un ambiente integrato con le più avanzate tecnologie digitali, robotiche e di interconnessione con la filiera produttiva di fornitori e partner, un assetto fondamentale per la crescita dell’economia spaziale. Uno stimolo ulteriore per la crescita delle attività spaziali in Italia e in Europa.”, ha spiegato Comparini.

La Space Smart Factory per la manifattura spaziale digitale avanzata

Il progetto, realizzato in due anni, si inserisce nel quadro di Space Factory 4.0, una rete di stabilimenti interconnessi voluta e finanziata con oltre 100 milioni di euro dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – per il 49% attraverso fondi del PNRR – e per il 51% da investitori privati, tra cui Leonardo, azionista di riferimento di Thales Alenia Space Italia insieme al gruppo francese Thales. L’obiettivo è chiaro: rendere l’Italia uno dei poli europei più avanzati nella manifattura spaziale digitale, rafforzare la filiera nazionale e generare ricadute a livello locale.

Una fabbrica di satelliti italiani ed europei

La Space Smart Factory è progettata per raggiungere una capacità produttiva di 100 satelliti l’anno, 2 satelliti a settimana prodotti, spaziando dai minisatelliti fino a piattaforme da 5-6 tonnellate. La struttura sarà in grado di garantire cicli produttivi più rapidi, modularità dei sistemi e capacità di ripristino immediato per costellazioni a elevata frequenza di revisione, rispondendo così alle nuove esigenze del mercato orbitale globale.

Tra i primi programmi in lavorazione ci saranno i minisatelliti Platino e Nimbus destinati alla costellazione italiana Iride per l’osservazione della Terra, i nuovi satelliti Sicral per le telecomunicazioni militari, alcuni esemplari del sistema europeo Galileo per la navigazione satellitare e due satelliti Copernicus dedicati al telerilevamento ambientale.

Ma la visione è più ampia: lo stabilimento romano sarà il centro produttivo anche per due nuove costellazioni satellitari annunciate da Leonardo – una civile da 20 satelliti e una militare da 18 satelliti commissionata dal Ministero della Difesa – che rafforzeranno la presenza italiana nello spazio, in un contesto internazionale sempre più competitivo.

Tecnologie digitali e automazione intelligente

Il nuovo impianto non è solo una fabbrica, ma un ecosistema digitale integrato e sostenibile.
Qui le attività di assemblaggio, integrazione e collaudo saranno supportate da strumenti come il Manufacturing Execution System (MES) e il Manufacturing Resource Planning (MRP), integrati con modellazione numerica e Digital Twin, robotica avanzata, simulazioni virtuali, realtà aumentata e virtuale, e test digitali che riducono tempi e costi di sviluppo.

La Space Smart Factory 4.0 è una fabbrica a bassissimo impatto ambientale in quanto tutti i materiali utilizzati per la sua realizzazione sono riciclabili, tutte le tecnologie e gli impianti sono ad alta efficienza, sono utilizzate fonti energetiche rinnovabili e l’integrazione ambientale è elevata.
L’edificio è inoltre certificato LEED, e include sistemi di recupero delle acque piovane e pannelli solari che coprono circa il 10% del fabbisogno energetico. La potenza installata è di 4,5 MW, con un sistema ridondante per garantire la continuità operativa 24 ore su 24

All’interno della struttura trova spazio anche lo Space Joint Lab, un laboratorio dinamico e collaborativo dedicato alla formazione di nuove competenze spaziali e allo sviluppo congiunto di tecnologie innovative con PMI, startup, università e centri di ricerca.

Un tassello strategico della Space Factory 4.0

L’inaugurazione della Space Smart Factory rappresenta un ulteriore tassello del progetto Space Factory 4.0, che mira a creare una rete nazionale di fabbriche interconnesse per la produzione spaziale avanzata.

Del progetto fanno parte le Space Factory di Mola di Bari e di Pisa per SITAEL, l’Argotec SpacePark di Torino, la facility di CESI Space a Milano per la produzione delle nuove celle solari e il laboratorio per i test acustici dei satelliti del CIRA.

Non appena la Space Smart Factory sarà operativa, i primi satelliti ad essere testati e integrati nelle camere pulite di nuova generazione saranno il satellite della Difesa Sicral 3, i satelliti della costellazione Galileo di seconda generazione e i nuovi satelliti ydel programma Copernicus, ROSE-L e CIMR.

Perché è importante per l’Italia e per l’Europa

La Space Smart Factory consolida il ruolo dell’Italia come secondo Paese europeo per investimenti pubblici nello spazio, dopo la Francia, e come partner strategico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Nel contesto della space economy, che a livello globale vale oltre 500 miliardi di dollari e cresce di circa 9% all’anno, la capacità di produrre in modo rapido, scalabile e sostenibile satelliti di nuova generazione è un fattore di competitività industriale e geopolitica.

Per l’Europa, lo spazio è ormai un’infrastruttura strategica al pari dell’energia e delle telecomunicazioni, cruciale per la sicurezza, il monitoraggio climatico, la difesa e l’autonomia tecnologica.
Per l’Italia, che vanta un ecosistema industriale di eccellenza con Thales Alenia Space, Leonardo, Avio, Sitael, Argotec e D-Orbit, questa nuova fabbrica significa rafforzare la sovranità industriale nazionale e presidiare le catene di valore europee dello spazio in un momento in cui Stati Uniti, Cina e India accelerano la loro corsa orbitale.

Con la Space Smart Factory, Roma diventa uno dei centri nevralgici dell’industria spaziale europea. È qui che nasceranno i satelliti che osserveranno la Terra, garantiranno comunicazioni sicure e navigazione precisa, e contribuiranno alla sicurezza e alla sostenibilità del pianeta.
Un investimento strategico, che unisce innovazione tecnologica, formazione e politica industriale, confermando il ruolo dell’Italia come potenza spaziale in Europa e protagonista della nuova economia orbitale.

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