Strategia UE

Stop benzina e diesel: 30 milioni di auto a zero emissioni in Europa per il 2030

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Nuovo documento della Commissione europea per accelerare il percorso di neutralità climatica e facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati per la metà del secolo. Avanti con nuove infrastrutture di ricarica e puntare dritto su auto e veicoli elettrici ed alimentati ad idrogeno.

La decarbonizzazione del sistema dei trasporti in Europa fa parte integrale del percorso di sostenibilità necessario per il raggiungimento degli obiettivi climatici per il 2030 ed il 2050. Secondo quanto riportato dalla Reuters, in Europa entro il prossimo decennio sono attesi sulle strade non meno di 30 milioni di veicoli a zero emissioni.

Il dato è un’anticipazione di quanto sarà contenuto in un documento che dovrebbe essere illustrato nei prossimi giorni dalla Commissione europea.

Auto a zero emissioni, i nuovi obiettivi UE

Circa un quarto dei gas serra emessi dagli Stati dell’Unione europea è dovuto al settore dei trasporti e quindi della mobilità: “Per questo è fondamentale ridurre la dipendenza del settore trasporti dai combustibili fossili, un passo necessario per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro la metà del secolo”, si legge nell’anticipazione diffusa dall’agenzia.

Il problema è che entro il 2030 si dovrà fare un salto in avanti notevole, per raggiungere questo nuovo obiettivo di mercato, visto che al momento il numero di auto elettriche ibride e plug-in sulle nostre strade non supera le 1,8 milioni di unità.

C’è poi da considerare il dato poco confortevole che le auto ibride non sono da considerarsi a zero emissioni, perché utilizzano ancora combustibili fossili.

Alcuni Paesi come la Francia e la Slovenia, hanno già fissato delle date oltre le quali non sarà più possibile vendere veicoli di nuova immatricolazione alimentati a benzina, diesel e gas.

I punti critici e le sfide

Ma la strada per arrivare ai trasporti 100% puliti è lunga e soprattutto passa anche per un’estesa e capillare infrastruttura di ricarica, soprattutto per le auto elettriche, e di rifornimento, per idrogeno.

Nell’Essex, nel Regno Unito, è stato appena inaugurato la prima stazione di ricarica pubblica per auto elettriche (36 alla volta) completamente alimentata da fonti energetiche rinnovabili.

L’obiettivo è realizzarne almeno 100 entro il 2025 in tutto il Paese.

A riguardo, nel documento sembra ci sia l’indicazione della necessità imprescindibile di realizzare 3 milioni di punti di ricarica pubblici per la mobilità elettrica (contro i circa 200 mila attuali) e 1.000 stazioni di rifornimento per l’idrogeno.

Nel 2021 dovrebbero anche esser decisi piani di finanziamento proprio per la realizzazione di queste infrastrutture strategiche.

Nuovi standard CO2 più rigorosi

Sempre durante il prossimo anno, è affermato nell’articolo, sarà proposta un’azione per il clima e l’inquinamento più ambiziosa, con standard di emissioni di diossido di carbonio (CO2) molto più rigorosi, sia per le automobili, sia per i van.

A partire dal 2025 tali standard potrebbero essere applicati anche al settore dei trasporti pesanti.

In ultima analisi, oltre ai trasporti via terra, il documento indica nuovi obiettivi anche per le altre tipologie di trasporti.

Per le ferrovie, la Commissione dovrebbe puntare a raddoppiare il traffico ad alta velocità entro il 2030 e a triplicarlo entro il 2050. Entro il 2035, infine, dovrebbero esser pronti per il mercato i primi modelli di aerei e navi a zero emissioni.