Ricerca e innovazione

Il Giappone pensa al post-5G, nel 2020 fondo da 2 miliardi di dollari per le reti avanzate

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Secondo l’emittente pubblica NHK a partire dall’aprile 2020 il Governo giapponese attiverà un fondo a sostegno della ricerca e l’innovazione nelle reti di nuova generazione post-5G e 6G per aumentare la competitività delle imprese nazionali sui mercati globali. Il piano di sviluppo sarà portato avanti dal Nedo.

Il Governo giapponese ha annunciato un piano finanziario sostanzioso per lo sviluppo di reti di comunicazione ad altissima velocità che teoricamente dovrebbero andare oltre il 5G. L’annuncio è arrivato da Tokyo ed è stato rilanciato dall’emittente pubblica NHK, secondo cui l’esecutivo guidato da Shinzo Abe vorrebbe sostenere finanziariamente ulteriori sforzi nella ricerca per supportare le imprese private nella competizione mondiale sulle nuove tecnologie emergenti e le reti.

Cina, Corea e Stati Uniti sono già di per sé competitor agguerriti nel settore delle infrastrutture e in particolare nelle reti 5G. C’è una corsa ai brevetti e all’innovazione, tra semiconduttori e station base per il nuovo standard delle telecomunicazioni, per partecipare servono nuovi investimenti.

Stando a quanto riportato dall’emittente pubblica nazionale, a partire da aprile 2020, il Governo giapponese attiverà un fondo da oltre 2 miliardi di dollari e sarà gestito direttamente dalla New energy and industrial technology development organization o Nedo, strumento operativo pubblico a sostegno della ricerca e lo sviluppo.
Alcune aziende giapponesi hanno già iniziato lo sviluppo della futura tecnologia 6G, che dovrebbe produrre velocità di trasferimento dati 1.000 volte più veloci delle reti attuali.

Un piano che è stato presentato come strategico e con priorità nazionale dal Governo e che dovrebbe aiutare le imprese giapponesi nell’accelerare i piani di ricerca applicati alle diverse tecnologie emergenti, utili a sviluppare le reti di comunicazione di nuova generazione “beyond 5G”, verso il già celebre 6G insomma.

In vista delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, l’amministrazione cittadina ha annunciato che metterà a disposizione degli operatori e delle imprese quasi 8.300 edifici, tra scuole e centri sportivi, oltre 4.500 lotti di terreno metropolitano e strade e segnali stradali (tra cui semafori e cartellonistica) per installare le base station 5G e le necessarie infrastrutture per incrementare i livelli di connettività della capitale del Giappone.