La causa

Idealo contro Google, causa da 500 milioni per abuso di posizione dominante

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La richiesta dell'azienda tedesca si basa sull’abuso di posizione dominante sul mercato da parte di Google come motore di ricerca che promuove il proprio servizio di comparazione di prezzi a discapito della concorrenza.

Il comparatore di prezzi Idealo, azienda tedesca fondata nel 2000, ha presentato presso il tribunale di Berlino una richiesta di risarcimento danni dell’ammontare di circa mezzo miliardo di euro nei confronti di Google per abuso di posizione dominante sul mercato.

La richiesta – spiega l’azienda in un comunicato – si basa sull’abuso di posizione dominante sul mercato da parte di Google come motore di ricerca che promuove il proprio servizio di comparazione di prezzi.

L’azienda si riserva inoltre il diritto di aumentare questo importo nel corso del procedimento – se che Google avrà fornito le informazioni rilevanti.

Abuso di mercato continuativo

Secondo l’azienda l’abuso di Google è continuativo in quanto non sono stati fatti passi sufficienti per assicurare un trattamento equo dei servizi di comparazione di prodotti e prezzi. Google continua a posizionare i propri servizi in cima ai risultati di ricerca e fornisce a se stesso un vantaggio spropositato.

Il ricorso alle vie legali – continua l’azienda – è quindi un passo logico e la necessaria conseguenza alle conclusioni della Commissione europea nell’ambito degli sforzi fatti verso una competizione imparziale ed una trasparenza dei prezzi per i consumatori.

Philipp Peitsch, Ad di Idealo:‘Chiunque deve difendersi dal comportamento scorretto di Google’

La concorrenza leale su internet è possibile solo se ai monopolisti come Google non è concesso di discriminare altri operatori di mercato in loro favore. Con questo procedimento legale vogliamo mandare un segnale, ovvero che chiunque può difendersi dal comportamento scorretto di Google – ha commentato Philipp Peitsch, AD di Idealo. “La condotta di Google mette a repentaglio la varietà delle offerte dei servizi e dell’innovazione su internet e abusa della fiducia dei consumatori. Per noi, la richiesta di risarcimento danni è un passo intermedio necessario e logico come parte del nostro impegno per una concorrenza leale e una diversità nel mercato, così come per la trasparenza dei prezzi per i consumatori”.

L’abuso di posizione dominante

“Per circa 10 anni, la Commissione Europea ha condotto indagini sull’illegalità della promozione di Google in merito ai propri prodotti e al servizio di comparazione di prezzi” – si legge nella nota della società -.

Dal 2008, Google ha dato al suo servizio di comparazione prezzi un vantaggio illecito e anticoncorrenziale, collocandolo bene in vista in cima ai suoi risultati di ricerca e, contemporaneamente, retrocedendo le offerte concorrenti. A peggiorare le cose, il servizio di comparazione di prodotti e prezzi di Google, vista la qualità mediocre e la carenza di contenuto unico e originale, non avrebbe ancora avuto la possibilità giuridica di essere collocato tra i primi risultati nelle ricerche di Google basate sulla rilevanza. – continua la nota -. La direzione di Google ha riconosciuto fin da subito che il servizio di comparazione di prezzi offerto da Google semplicemente non funziona. Con la piena consapevolezza di queste circostanze, e senza l’analisi di queste debolezze, Google ha posizionato nei suoi risultati di ricerca il suo servizio al di sopra di quelli della sua concorrenza”.

La multa dell’antitrust Ue

La Commissione europea ha imposto a Google nel 2017 una multa record di 2,42 miliardi di euro e rilevato che i suoi concorrenti possono richiedere un risarcimento danni attraverso le corti nazionali.[