TV 4.0

DVB-T2: Mise promette schema di decreto entro la prima metà di giugno

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Riunione del Tavolo TV 4.0 con i rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria, su calendario e roadmap, decreto, diritti d’uso e graduatorie.

Aggiornamenti dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) sulle iniziative messe in campo per promuovere, accelerare e favorire il processo di transizione del sistema radiotelevisivo digitale terrestre verso la nuova tecnologia DVB-T2.
In occasione della settima riunione del “Tavolo TV 4.0”, presieduto da Marco Bellezza, Consigliere giuridico per le comunicazioni e l’innovazione del Ministro Luigi Di Maio, con i rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria, sono stati toccati i principali punti in agenda su calendario, decreto, diritti d’uso e graduatorie.

Al momento, infatti, si attende l’adozione di un calendario nazionale funzionale alla nascita di una “roadmap per il DVB-T2” e si devono ancora fissare procedure e tempi di adozione del “decreto ministeriale per l’erogazione dei contributi a favore dei cittadini per l’acquisto di smart TV e decoder”.

Ma non solo, il Tavolo, si legge in una nota ministeriale, è servito anche per confrontarsi sui tempi per l’avvio della procedura finalizzata alla “conversione dei diritti d’uso degli operatori di rete nazionali per l’esercizio delle nuove reti pianificate in DVBT-2” e sulle procedure e i tempi di adozione delle “selezioni per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze in ambito locale a operatori di rete” e per “la formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale”.

Per quel che riguarda procedure e tempistiche, il Mise indica per la prima metà di giugno la possibilità di avere una prima bozza di schema di decreto, che poi dovrà essere sottoposta a consultazione pubblica, con l’obiettivo di terminare l’iter di approvazione entro la metà di novembre e consentire così agli utenti di dotarsi delle necessarie apparecchiature per la fruizione dei programmi televisivi in DBT-2.

Il Tavolo, inoltre, con il consenso di tutti gli attori coinvolti, ha stabilito l’avvio di una sessione di lavori dedicata completamente allo sviluppo di una “campagna di comunicazione dedicata alla transizione del sistema radiotelevisivo digitale terrestre verso la nuova tecnologia DVB-T2”, necessaria per un’informazione partecipata anche dei cittadini, che poi saranno gli utenti finali.

Il Digital Video Broadcasting – Terrestrial (DVB-T) è lo standard del consorzio europeo DVB (Digital Video Broadcasting) per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre. Più di dieci anni fa il consorzio annunciò il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione, fissando la data della transizione nella seconda metà del 2022, con l’obiettivo di mandare in pensione il primo DVB-T.
L’arrivo del nuovo standard consentirà di vedere i programmi televisivi in ultra-HD e soprattutto abiliterà i servizi interattivi.
La transizione in questione è funzionale alla liberazione della banda 700 Mhz per il 5G e allo stesso tempo necessaria per continuare a vedere il digitale terrestre, canali a pagamento inclusi, a meno che il televisore che si possiede non sia già abilitato al DVB-T2.