Lo studio

Dematerializzazione: impiego realtà estesa (XR) e 5G crescerà di oltre il 50% entro il 2030

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Dematerializzazione per spostare dati e applicazioni nel cloud, per potenziare il lavoro d remoto, ma anche per passare dalla produzione fisica a prodotti e servizi digitali. Il ruolo delle reti 5G, del cloud e delle tecnologie AR, VR e XR. Da qui a 10 anni, elettrificazione pulita da fonti rinnovabili per i consumi di quasi 3 imprese su 4.

Il cloud e le mobile technologies saranno alla base della transizione digitale delle imprese nel prossimo decennio. Su questi asset tecnologici l’economia globale fisserà i propri obiettivi di redditività e sostenibilità nel passare dalla produzione fisica alla dematerializzazione.

La realtà estesa e la dematerializzazione

Transizione che potrebbe essere favorita dalla “cross reality” o XR, cioè la realtà estesa.

Si tratta di tecnologie immersive, che ampliano e arricchiscono il mondo che ci circonda, combinandolo con realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista.

Su questo sono stati intervistati opinion leader e decisori ICT nel nuovo Report di Ericsson Consumer & IndustryLab appartenente alla serie “Future of Enterprises”.

Oggi, si legge nella nota che accompagna lo studio, quasi 7 imprese su 10 delle intervistate hanno raggiunto o superato la metà del loro percorso di dematerializzazione: “Invece che focalizzarsi sull‘ufficio, 6 aziende su 10 prevedono di passare alla realtà estesa, più specificamente ai dispositivi AR/VR, sfruttando il cloud e la tecnologia mobile”.

Cloud e 5G per la transizione digitale

La dematerializzazione consentirà alle organizzazioni di potenziare, ad esempio, il lavoro da remoto, di cui abbiamo già avuto un assaggio proprio durante la pandemia di Covid-19, come misura per favorire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti sui mezzi pubblici e nelle stazioni di treni e metropolitane.

Oltre ai risparmi sulla manutenzione degli uffici – è riportato nel Report – le aziende potranno facilmente creare nuove filiali, avvalersi di personale all’estero o gestire un’attività di e-commerce basata su cloud in tutto il mondo con soluzioni cloud”.

È stimato che entro il 2030, grazie alla dematerializzazione, quasi il 60% del lavoro degli impiegati avverrà al di fuori degli uffici aziendali, mentre l’utilizzo da parte delle aziende della realtà estesa e del nuovo standard di rete mobile crescerà di oltre il 50% nel prossimo decennio.

Energia pulita per le imprese

Altro fattore chiave della dematerializzazione è la sostenibilità ambientale: “Quasi 3 imprese su 4 si aspettano che la loro elettricità provenga da fonti rinnovabili entro il 2030. Non meno di 8 decisori su 10 prevedono di realizzare risparmi energetici significativi attraverso il passaggio a soluzioni cloud”.

Come abbiamo già visto durante il 2020, a causa delle misure di lockdown, la riduzione del pendolarismo e la diminuzione delle emissioni di CO2 sono probabilmente ulteriori risultati del passaggio al lavoro da remoto.

Più della metà delle imprese intervistate, infine, ha già dichiarato di utilizzare oggi energia rinnovabile per la maggior parte del proprio fabbisogno energetico.