Rapporto Anica

Cinema: Conte, “Rafforzare la lotta contro la pirateria e la difesa della proprietà intellettuale”

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Presentato a Roma il Rapporto ANICA sull’industria audiovisiva e sul suo contributo per lo sviluppo economico del Paese. Rutelli (Anica): “Regolare i diritti e i doveri dei nuovi campioni dello streaming, tutelare la proprietà intellettuale di chi crea, stroncare pirateria e crimini informatici”.

Oggi a Roma L’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (Anica) ha presentato il Rapporto “Cinema e audiovisivo: l’impatto per l’occupazione e la crescita in Italia”, il primo studio sull’impatto che l’industria audiovisiva genera sull’occupazione in Italia e sul suo contributo per lo sviluppo economico del Paese, in termini di crescita economica dell’audiovisivo, di redditività del settore, di occupazione femminile e giovanile.

In base ai dati emersi dal documento Anica, nelle imprese italiane di audiovisivo e broadcasting si conta un totale di 61 mila posti di lavoro diretti (dipendenti o assimilabili). Nelle filiere connesse ne sono attivati quasi il doppio, circa 112 mila. Per la prima volta viene stimato il valore dell’occupazione indotta, che esiste, quindi, in funzione dell’attività dell’industria audiovisiva. Tra diretti e indiretti, sono 173 mila i posti di lavoro complessivi generati da Cinema, Audiovisivo, Broadcasting.
Nella classifica mondiale dell’Audiovisivo, l’Italia si trova tra i primi dieci Paesi del mondo. L’export dei prodotti audiovisivi italiani registra una dimensione importante, pari a 890 milioni di euro, molto superiore al valore dell’import infra-settoriale, pari a 120 milioni.

Il Governo è dalla vostra parte”, ha affermato il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, nel suo intervento alla presentazione del Rapporto.
Dobbiamo tutelare questa filiera che assicura crescita e occupazione ma che ci fa anche emozionare“.
Il governo deve ambire a svolgere un ruolo di facilitatore con regole che consentano una crescita sostenibile per valorizzare l’intera filiera”, ha aggiunto Conte, secondo quanto riportato dalle pagine online di Cinecittà News.
Sono venuto a conoscenza di investimenti da parte delle imprese di 820 milioni di euro. Stiamo lavorando alle agevolazioni fiscali per favorire una crescita del settore. Interverremo anche affinché i fondi già previsti per la tutela delle sale vengano presto erogati”.
Conte, si legge sull’AdnKronos, ha precisato che “dobbiamo stare attenti a non essere relegati a Paese di soli consumatori o produttori esecutivi. Dobbiamo svolgere un ambizioso ruolo di produttore originale di contenuti. Dobbiamo proteggere questo settore, rafforzare la lotta contro la pirateria e la difesa della proprietà intellettuale, per fare in modo che le nostre imprese non siano facile obiettivo di iniziative predatorie, in una competizione globale agguerrita“.

Le industrie dell’audiovisivo chiedono certezze al governo, al Parlamento, ai regolatori, per poter investire e competere a fronte di aggregazioni enormi che rischiano di colonizzare il Paese se si facesse trovare impreparato“, ha dichiarato in apertura di lavori Francesco Rutelli, presidente dell’Anica, si legge sempre dalle pagine di Cinecittà News.
Siamo un Paese appetibile, per prestigio, mercato e talenti. Chiediamo che si scelga in modo corale e con visione strategica. Questo per sostenere la localizzazione degli investimenti in Italia, evitare incertezze e lungaggini normative, regolare i diritti e i doveri dei nuovi campioni dello streaming, tutelare la proprietà intellettuale di chi crea, stroncare pirateria e crimini informatici, difendere e promuovere le capacità produttive italiane, far crescere la buona occupazione legata a questa filiera“, ha aggiunto Rutelli rivolgendosi anche al presidente del Consiglio seduto in platea.
L’industria dell’audiovisivo è fondamentale per il Paese e deve affrontare sfide epocali, considerando anche che nel mondo sono stati investiti 215 miliardi di dollari di acquisizioni negli ultimi 9 mesi, e per i prodotti 15 miliardi solo quest’anno“.  

“Il settore audiovisivo è un comparto strategico per l’economia italiana e deve cavalcare le sfide del futuro, che sono innovazione, digitalizzazione e investimenti. È fatto per il 90% di piccole imprese che vanno aiutate a crescere e caratterizzarsi per qualità dei prodotti“, ha invece sostenuto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, in un videomessaggio.
Il cinema produce arte – ha precisato Boccia – ma anche una percezione del Paese positiva, un punto di attrattiva per il turismo in Italia che è un altro elemento su cui dobbiamo puntare“.

Siamo molto contenti – ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, a margine del convegno organizzato dall’ANICA a Roma – che quest’oggi il Presidente del Consiglio Conte abbia annunciato, sottolineando con forza, l’attenzione del Governo nel contrasto alla pirateria audiovisiva quale priorità da portare avanti a tutela del comparto. La sensibilità e l’attenzione del Governo e delle Istituzioni Italiane nei confronti della lotta alla pirateria è di vitale importanza per tutta l’industria italiana dell’audiovisivo, sia dal punto di vista della tutela dei contenuti, sia per uno sviluppo legale e sostenibile di un mercato importante per tutta l’economia italiana”.