Bruxelles

5G Italy, Roberto Viola (DG Connect) ‘5G sia punto di svolta per il digitale in Italia’

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L’intervento di Roberto Viola, direttore generale della DG Connect della Commissione Ue, al 5G Italy, l’evento promosso dal CNIT che si è tenuto al CNR dal 3 al 5 dicembre.

“Sul 5G Bruxelles vede bene l’Italia, è uno dei pochi punti distintivi italiani. Sul Desi Italia non sta messa bene (né sulle competenze digitali), ma per il 5G invece è al secondo posto, medaglia d’argento, quasi d’oro. Il 5G è il fiore all’occhiello0 dell’Italia digitale”. Lo ha detto Roberto Viola, direttore generale DG Connect della Commissione europea, intervenuto in video da Bruxelles a 5G Italy, l’evento promosso dal CNIT e organizzato da Supercom che si è tenuto al CNR dal 3 al 5 dicembre.

“Il 5G – ha aggiunto Viola – deve segnare un po’ il punto di svolta nel digitale italiano. E importante che sia la struttura produttiva che amministrativa del Paese, l’ecosistema, colga questa opportunità. Il ministro Pisano – ha aggiunto – ha sottolineato la necessita’ di semplificare il quadro normativo sugli impianti 5G, questo si può fare e a costo zero”. Per Viola il 5G può essere “un bel momento di cambiamento per l’Italia e l’Europa”. Fondamentale in questo senso il ruolo delle “università, fattori di accelerazione e portatrici di eccellenza”.

Antenne e fibra, semplificazioni a costo zero

Viola ha ribadito la necessità di semplificare le procedure amministrative, per permettere una maggiore velocità nell’installazione di reti a banda larga, antenne e microcelle.

L’Italia può fare molto a costo zero per semplificare l’installazione delle infrastrutture di rete fissa e mobile, introducendo misure di facilitazione burocratica dei permessi nell’atto di recepimento del nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.

Dare una scossa alla firma digitale
Il rapporto con i cittadini è un altro elemento importante. “La firma digitale fatica”, penalizzando il sistema produttivo e con un impatto economico e ambientale rilevante, ha proseguito Viola, che propone di estendere l’uso della firma digitale a tutti i contratti energetici o telefonici. Si tratterebbe di un’altra “riforma a costo zero”, che permetterebbe un ulteriore risparmio per le aziende, i cittadini e un aumento del livello di sicurezza. L’Unione europea, ha poi affermato Viola, metterà in campo “una partnership con tutti gli attori interessati per lo sviluppo del 6G”.