Turismo

5G Italy. Il 5G come acceleratore turistico. L’esempio cinese

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La tavola rotonda su Smart turismo oggi al 5G Italy, l’evento organizzato dal CNIT in corso al CNR dal 3 al 5 dicembre.

Il turismo in Italia pesa non poco sul PIL nazionale e per questo applicazioni tecnologiche basate su Realtà virtuale e realtà aumentata diventano strumenti fondamentali per non perdere colpi nell’arena internazionale. Il 5G diventa così un must per non perdere competitività nelle nostre città d’arte e non solo e non correre il rischio di vedere potenziali visitatori scegliere altre mete, magari Berlino o Parigi, soltanto perché il Louvre è più digitalizzato degli Uffizi per dire. Di questo ed altro si è parlato alla tavola rotonda Smart Turismo al 5G Italy, l’evento promosso dal CNIT e organizzato da Supercom in corso dal 3 al 5 dicembre al CNR.

Esperienze sempre più immersive

Sono quindi fondamentali “esperienze immersive e full digital per visite ai nostri musei”, dice Marco Cappellini Ceo di Centrica, secondo cui a fronte di flussi turistici dall’estero in costante crescita nel nostro paese, il rischio di perdere potenziali clienti deriva in primo luogo dalla difficoltà di guadagnare visibilità online a causa dello strapotere di player extra Ue in rete. Per quanto riguarda il 5G, che potrebbe essere un “acceleratore turistico” di prim’ordine, sarà poi necessario creare partnership pubblico privato, creare contenuti di qualità, favorire la partecipazione di startup a bandi pubblici per ampliare la platea dei player. Servono poi contenuti di qualità su piattaforme europee.

Turista always on

Per Edoardo Colombo, Innovator advisor, la tecnologia e quindi anche il 5G è ormai un discrimine fondamentale nella scelta della meta turistica per il 73% dei viaggiatori che sceglie la destinazione in base a recensioni online. La scelta della destinazione avviene sempre più in real time, il 5G consentirà un tracciamento capillare dei flussi turistici e una profilazione sempre più approfondita dei suoi comportamenti. Lo stesso vale per i sistemi di pagamento sempre più tracciabili. Per Colombo, va esplicitato in maniera concreta l’interesse della politica per il tema del turismo che non è presente nella nostra agenda digitale.

L’esempio cinese

Indurre i turisti cinesi a scegliere l’Italia rispetto ad altre mete turistiche europee. Come? Guardando a cosa succede in Cina con il 5G. “La Cina è molto avanti nel deployment delle nuove reti 5G”, dice Claudia Vernotti, Direttrice di China EU,

Un grande esempio da seguire sul 5G è quello che arriva dalla Cina con Ctrip.com, la più grande agenzia online di viaggi, in grado di profilare i viaggiatori e influenzare le loro scelte di viaggio. Ctrip.com che ha siglato un accordo con Enit. Altre applicazioni utilizzate in modo massiccio dai cinesi sono WeChat e Alipay. “I turisti cinesi sono più propensi a spendere con Alipay e WeChat, con cui si può già pagare all’aeroporto di Fiumicino”, aggiunge Vernotti, che ricorda come il 2020 sarà l’anno del turismo Italia-Cina.