Lo scontro

5G, conto salato per il bando di Huawei in Uk: ‘Ritardo reti di 3 anni e 7 miliardi di extra costi’

di |

Le nuove reti arriveranno in ritardo e i costi sono destinati a lievitare. Quantificati i danni per la decisione di Londra di bandire le attrezzature di Huawei dal 5G nel Regno Unito.

La decisione di Londra di bandire le apparecchiature di Huawei dal roll out del 5G farà slittare di tre anni la realizzazione delle nuove reti e farà aumentare di 7 miliardi di sterline il conto complessivo per il nuovo standard nel Regno Unito.

La stima del ritardo arriva direttamente dal ministro alla Cultura e al Digitale Oliver Dowden, secondo cui invece i costi aggiuntivi per il bando cinese dal 5G nazionale sarebbero di “soli” 2,5 miliardi.

Più penalizzate le piccole città e le zone rurali

Secondo precedenti stime della società di analisi Assembly su commissione di Mobile Uk, invece, il costo per il paese sarà fino a 7 miliardi di sterline e le piccole città e le zone periferiche del paese saranno quelle più colpite dai ritardi che si accumuleranno a causa della progressiva rimozione delle tecnologie cinesi dai nuovi network entro il 2027. Il veto del Governo sulle tecnologie 5G della casa cinese partirà dal primo gennaio 2021.

Nessun veto per altre reti 2G, 3G, 4G e fisso

Questo il conto da pagare per il governo di Boris Johnson e per BT, Vodafone, O2 e Three dopo la decisione di mettere al bando il produttore cinese su pressione americana e di una nutrita ala di parlamentari conservatori, che peraltro avrebbero voluto un giro di vite ancor più duro da parte del governo, che peraltro ha reso noto di non aver alcun piano circa lo smantellamento delle tecnologie cinesi dalle reti 2G, 3G, 4G né dalle reti fisse a banda larga del paese, anche se la raccomandazione è quella di cambiare fornitore.

Ericsson e Nokia già pronte al subentro

Dopo l’annuncio del governo, si sono fatte avanti Ericsson e Nokia, affermando di essere pronte a sostituire da subito il fornitore cinese sul 5G. Lo stesso ministro Dowden ha dato il suo endorsement ai due vendor europei, citando inoltre anche NEC e Samsung come nuovi potenziali fornitori alternativi.

Secondo stime diffuse dall’istituto britannico di ricerca Oxford Economics l’esclusione di Huawei da alcune reti europee potrebbe implicare extra costi per 3 miliardi di euro all’anno. Ciò rappresenterebbe un aumento dei costi annui del 19%, che si tradurrebbe in 479 milioni di euro l’anno per la Germania e 3 milioni per l’Islanda. In uno scenario intermedio, tutto ciò porterebbe a una riduzione del PIL nazionale in Francia e Islanda che perderebbero rispettivamente 7,3 miliardi e 13 milioni di euro entro il 2035, mentre mantenendo i prezzi del 2020, il calo del PIL totale è stimato intorno ai 40 miliardi di euro.

Leggi anche: 5G, Regno Unito verso l’esclusione di Huawei entro il 2025. E l’Italia?