Nuove reti

5G, Commissione Ue agli Stati membri ‘Urgente diversificare i fornitori’

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Visto il crescente pressing Usa in chiave anti cinese, la Commissione Ue chiede agli Stati membri di ampliare il ventaglio dei fornitori per le nuove reti 5G.

Gli Stati membri della Ue devono prendere urgentemente provvedimenti per diversificare il ventaglio dei loro fornitori di apparecchiature 5G. La richiesta arriva dalla Commissione Ue (vedi qui il comunicato ufficiale della Commissione Ue), in risposta al pressing in chiave anti cinese da parte degli Usa, che certamente aumenterà dopo la decisione del Regno Unito di bandire Huawei dalle sue reti 5G.

Strategia

A novembre dello scorso anno, la Commissione Europea, tramite l’Enisa (l’agenzia europea per la cybersecurity) ha adottato il pugno di ferro sui fornitori di apparecchiature 5G per ridurre al minimo i rischi connessi alle reti di nuova generazione, considerate come infrastrutture chiave per garantire la crescita economica e la competitività del blocco. Oggi, la pubblicazione di un report sullo stato di avanzamento e sui progressi di questa nuova strategia comune.

Nel quadro della strategia Ue, la necessità di ridurre la dipendenza da un singolo fornitore, tenendo conto che Huawei è il primo fornitore globale di attrezzature di rete e si trova in diretta concorrenza con Nokia ed Ericsson.

Ostacoli

La Commissione Ue chiede quindi agli Stati membri di ridurre ulteriormente la loro dipendenza da fornitori ad alto rischio. Fra i principali problemi da affrontare, l’adozione di strategie multi vendor per singoli operatori oppure a livello nazionale a causa di problemi tecnici ed operativi. Anche la mancanza di interoperabilità o le dimensioni del paese sono problemi da superare.

La Commissione ha inoltre chiesto a 13 Stati membri di adottare senza indugio il meccanismo di analisi degli investimenti diretti, uno strumento che consente ai governi europei di intervenire in caso di investimenti esteri diretti in asset strategici, specialmente se sono coinvolte delle imprese controllate o finanziate dallo Stato.

Ericsson e Nokia

Secondo gli esponenti della Ue, ridimensionare il ruolo dei fornitori considerati ad alto rischio non inciderà sui tempi di realizzazione delle nuove reti 5G: Ericsson e Nokia saranno in grado di rispondere alla domanda.

Guardando alla situazione mondiale, ha detto una fonte Ue, Nokia ed Ericsson hanno una larga fetta del mercato mondiale in termini di contratti 5G siglati a livello europeo, pari ad una quota compresa fra il 50% e il 65%.