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WindTre, saltato il passaggio della rete al fondo EQT

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Era nell'aria ma ora è ufficiale: saltata la cessione del 60% della rete di WindTre al fondo svedese EQT.

Era nell’aria, ma ora c’è l’ufficialità. La Netco di WindTre con il fondo svedese Eqt è stata bloccata. L’operazione, annunciata il 12 maggio 2023 per la costituzione di una società della rete per fornire servizi integrati di comunicazioni mobili e fisse wholesale in Italia, e la vendita di una partecipazione del 60% in tale attività a EQT Infrastructure “è stata interrotta a causa del mancato rispetto delle condizioni sospensive per la chiusura entro la data concordata del 12 febbraio”, annuncia CK Hutchison, che controlla WindTre. CK Hutchison però “continuerà a esplorare possibili operazioni infrastrutturali alternative per apportare valore alla società, comprese possibili operazioni infrastrutturali con EQT Infrastructure qualora si presentasse l’opportunità appropriata”.

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Nodo Zefiro con Iliad

Uno dei nodi che hanno ostacolato la trattativa riguarda l’accordo di WindTre con Iliad per la creazione della joint venture Zefiro Net nata a gennaio 2023. Nella joint venture paritetica con l’obiettivo di condividere e gestire le infrastrutture di rete mobile (5G incluso) nelle aree meno densamente popolate d’Italia, WindTre aveva fatto confluire sostanzialmente le infrastrutture, Iliad soprattutto le risorse finanziarie. La società guidata da Benedetto Levi non ha potere di veto nell’operazione, ma in caso di cambio dell’azionariato, poteva valutare di restare o meno nella joint venture, e quindi far parte o meno del processo complessivo col fondo svedese.

Nodo Fastweb

Un altro nodo incontrato nella trattativa riguarda Fastweb; la questione, in questo caso, riguarda le frequenze 5G che la telco si era aggiudicata nel 2018 per poi cederle in gestione a WindTre con relativo accordo sul pricing di accesso ai servizi: anche in questo caso Fastweb non sarebbe stata consultata preventivamente.

I sindacati del settore delle telecomunicazioni (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil), hanno da subito osteggiato l’operazione tra WindTre ed Eqt avviando procedure di raffreddamento verso l’azienda e organizzando uno sciopero contro il passaggio dei dipendenti. Passaggio previsto inizialmente entro il 30 settembre, ma che non è mai avvenuto.

Resta da capire a questo punto quali strascichi potrà lasciare il mancato closing dell’operazione di scorporo, che doveva essere la prima operazione di rilievo nel quadro di un consolidamento tanto auspicato quanto difficile da relaizzare nel nostro paese.

Nel frattempo, WindTre non ha perso tempo e ha rilevato Opnet (ex Linkem), società specializzata in FWA.