Blackout

Whatsapp down, un giorno di gloria per i vecchi Sms

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Il blackout di Whatsapp ha riesumato per un giorno gli Sms, oggetto misterioso per molti millennials che non li avevano mai usati.

Effetto collaterale del #Whatsappdown di due giorni fa è stata la riscoperta degli Sms. Riscoperta che per molti adolescenti è stata una vera scoperta, la prima volta di un messaggino.

I vecchi cari messaggini di testo sono tornati alla ribalta molto utili nelle ore di down di Whatsapp, Facebook e Messenger con una postilla: molti i ragazzi, in particolare teenager, che hanno dovuto chiedere aiuto ai genitori come spedire e usare gli Sms non avendoli mai usati prima. Niente GIF animate; niente geolocalizzazione in real time.

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Basta leggere i commenti su Twitter #Whatsappdown e #Sms per vedere come sono andate le cose durante il blackout di Whatsapp. Tra l’altro, al di là dei messaggini, un altro grande vincitore del down è stato Telegram, dove si sono rifugiati milioni di clienti orfani di Whatsapp. Pare che nelle ore di down Telegram abbia acquisito 70 milioni di nuovi utenti in un colpo solo.

Anche Osho ha detto la sua.

Però, secondo gli ultimi dati del Politecnico di Milano, in generale gli Sms non hanno mai perso il loro fascino e la loro utilità come mezzo di comunicazione delle aziende con i loro clienti: nel 2020 le aziende e le organizzazioni italiane hanno inviato 5,3 miliardi di messaggi istantanei. Secondo l’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano ha svelato ad aprile 2021 che gli Sms hanno un tasso di apertura del 93,3%.