La decisione

Web e fisco, l’Ue chiede ad Amazon di restituire 250 milioni al Lussemburgo

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Margrethe Vestager, Commissaria responsabile della Concorrenza: “è stato concesso ad Amazon di pagare quattro volte meno imposte rispetto ad altre imprese locali soggette alle stesse regole”

Dopo le indiscrezioni stampa di ieri sul Financial Times, arriva stamattina l’accusa formale della Commissione europea: il Lussemburgo ha concesso ad Amazon vantaggi fiscali indebiti per circa 250 milioni di euro. Tale trattamento è illegale ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato poiché ha permesso ad Amazon di versare molte meno imposte di altre imprese. Il Lussemburgo deve ora recuperare l’aiuto illegale”.

Aiuti di Stato quindi, che hanno consentito ad Amazon di pagare meno imposte di altre imprese soggette alle stesse norme fiscali nazionali, di eludere le imposte su tre quarti degli utili generati dalle sue vendite nell’Unione europea (Ue).

Il Lussemburgo ha concesso ad Amazon vantaggi fiscali illegali, con il risultato che quasi tre quarti degli utili della società non sono stati tassati”, ha tuonato Margrethe Vestager, Commissaria responsabile della Concorrenza”

In altre parole, “è stato concesso ad Amazon di pagare quattro volte meno imposte rispetto ad altre imprese locali soggette alle stesse regole. Ciò è illegale ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato. Gli Stati membri non possono concedere a multinazionali vantaggi fiscali selettivi che non concedono ad altre imprese“.

Con la decisione odierna presa dalla Commissione è stato definito un metodo per calcolare l’entità del vantaggio competitivo conferito ad Amazon, vale a dire la differenza fra le imposte pagate e quelle che l’impresa avrebbe dovuto versare senza il ruling fiscale.

Sulla base delle informazioni disponibili, questo vantaggio è stimato a circa 250 milioni di euro più gli interessi.

L’accordo fiscale stipulato nel Lussemburgo nel 2003 (e rinnovato nel 2011), ha permesso ad Amazon di trasferire la maggior parte dei suoi utili da una società del gruppo che è soggetta a tassazione in Lussemburgo (Amazon EU) a una società che non lo è (Amazon Europe Holding Technologies).

In particolare, si legge nella nota della Commissione, “il ruling fiscale ha autorizzato il pagamento di una royalty da parte di Amazon EU ad Amazon Europe Holding, riducendo così in maniera significativa gli utili imponibili di Amazon EU”.

L’importo di tale royalty ha stabilito l’indagine, “era gonfiato e non corrispondeva alla realtà economica”.

Le autorità fiscali del Lussemburgo devono ora determinare l’importo preciso delle imposte non pagate in Lussemburgo sulla base della metodologia definita dalla decisione.

In linea di principio, le norme UE sugli aiuti di Stato impongono di recuperare l’aiuto di Stato incompatibile per eliminare la distorsione di concorrenza che ha creato. Le norme UE sugli aiuti di Stato non prevedono ammende né puniscono la società coinvolta: si limitano a ripristinare la parità di trattamento con le altre imprese.