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VoLTE: anche la voce va in alta definizione grazie al 4G

Volte

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Con l’arrivo degli smartphone, telefonare è diventato quasi un optional. Capita spesso, poi, che mentre si sta parlando, arrivi un messaggio su Whatsapp o si abbia necessità di condividere o vedere contenuti multimediali. Tutto questo è possibile grazie alla superiore capacità di banda delle reti mobili di nuova generazione, che consentono di effettuare chiamate e videochiamate in alta definizione, continuando ad utilizzare la rete dati senza rallentamenti o interruzioni.

Anche le chiamate vocali, in tutto questo, hanno subìto una piccola rivoluzione grazie ai servizi VoLTE (Voice Over LTE), ossia la voce in alta definizione, un’innovazione tecnologica consente di utilizzare durante le conversazioni i servizi di video in streaming in alta definizione e di condividere in tempo reale contenuti multimediali, foto e informazioni sulla propria posizione.

In Italia, Tim e Vodafone hanno entrambe lanciato le loro offerte di servizi voce in HD e secondo le stime della società di ricerca Infiniti Research la base utenti globale dei servizi VoLTE crescerà a un ritmo impressionante del 100% l’anno da qui al 2019, trainata principalmente dalla crescita delle reti LTE nel mondo.

Il rapporto evidenzia come le implementazioni commerciali stiano crescendo a un ritmo medio annuo del 36% e prevede che entro il 2020 gli utenti VoLTE creeranno ricavi per 120 miliardi di dollari, con oltre il 12% di questa cifra proveniente dalle videochiamate e dai servizi supplementari.

Tra gli altri fattori che influenzeranno la crescita del VoLTE, anche il rapido incremento nella produzione di smartphone LTE (tra questi Samsung S6, S6 EDGE, LG G4, Microsoft Lumia 950) e l’aumento della domanda di servizi vocali di qualità.

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