Nuove reti

Vodafone, 225 milioni per i chip Open RAN. Nuovo centro europeo di R&D a Malaga

di |

Vodafone nel suo centro di ricerca di Malaga punta allo sviluppo di un ecosistema europeo sempre più ampio di tecnologie di rete 5G sempre più interoperabili.

Vodafone, fra i principali promotori globali dello standard Open RAN, ha aperto oggi il primo centro di ricerca e sviluppo in Europa dedicato allo sviluppo dell’architettura di microchip per alimentare le nuove reti Open RAN. Il centro, operativo da oggi, sarà ospitato nel nuovo hub delle competenze digitali di Vodafone a Málaga, in Spagna; lavoreranno nell’hub cinquanta persone dedicate allo sviluppo di Open RAN e 650 esperti ingegneri software, architetti e tecnici.

Uno sforzo notevole per Vodafone, che investirà 225 milioni di euro nei prossimi 5 anni nell’hub di Malaga.

Il progetto

Sono una ventina i vendor specializzati in progettazione e design di microchip che saranno coinvolti nel progetto di sviluppo dell’Open RAN di Vodafone. L’obiettivo del centro di ricerca e sviluppo della compagnia è creare un ecosistema forte per la progettazione di silicio in Europa, peraltro in linea con i desiderata della Ue che punta all’indipendenza del Vecchio Continente in ottica di microprocessori.

Leggi anche: Von der Leyen annuncia nuova strategia chip per febbraio: “Domanda UE raddoppierà entro il 2030”

Semiconduttori, Breton: ‘E’ tempo che l’Europa giochi le sue carte’

Per quanto riguarda l’Open RAN, si tratta di un paradigma tecnologico destinato a disaccoppiare la componente hardware da quella software nelle antenne mobili (in particolare in ottica 5G), consentendo così un mix di attrezzature di rete provenienti da diversi fornitori. In questo modo, si diminuisce la dipendenza degli operatori dalle attrezzature di rete di pochi singoli vendor. L’obiettivo di Vodafone in questo contesto è contribuire attivamente allo sviluppo di una crescente interoperabilità nell’ecosistema Open RAN. L’iniziativa rientra anche nel piano di Vodafone di aggiungere quasi 7mila ingegneri software in tutta Europa entro il 2025, attraverso una combinazione di reclutamento, riqualificazione dei dipendenti esistenti e insourcing.

Leggi anche: Open RAN, appello delle telco alla Ue: ‘Serve una visione comune sulle reti 5G aperte’

Obiettivo espandere l’ecosistema Open RAN

“In qualità di pioniere di Open RAN, Vodafone sta unendo le forze con società tecnologiche specializzate per espandere l’ecosistema. L’innovazione del silicio rafforzerà la posizione dell’Europa nel mercato globale e accelererà il lancio di nuovi servizi digitali“, afferma Francisco Martin, Head of Open RAN, Vodafone, nella nota odierna.

Oltre a Open RAN, il nuovo Centro europeo centralizzato di ricerca e sviluppo sarà specializzato nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e servizi digitali basati su comunicazioni unificate, Internet of Things (IoT), Edge Computing e Mobile Private Networks (MPN).

Vodafone guiderà anche il suo lavoro di innovazione di rete dal Centro, concentrandosi su nuove applicazioni per il 5G, lo sviluppo di Open RAN e il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico nelle reti.

Un secondo centro di ricerca e sviluppo europeo di Vodafone aprirà più avanti nel corso dell’anno a Dresda, in Germania.