Geopolitica

Semiconduttori, Breton: ‘E’ tempo che l’Europa giochi le sue carte’

di |

Il commissario agli Affari Interni della Commissione Ue Thierry Breton: 'Di fronte alle crescenti tensioni tra il G2 (Stati Uniti e Cina), l'Europa può stabilire una terza via'.

Si tratti di semiconduttori o vaccini, l’Europa ha l’eccellenza della ricerca, la capacità di produzione industriale e la volontà politica per posizionarsi fermamente sul palcoscenico mondiale. Ad affermarlo con forza è Thierry Breton, commissario agli Affari Interni della Commissione Ue che ha fatto il punto in un lungo post su Facebook circa il suo recente tour “Tech & Chips Tour” fra Washington, Tokyo e Seul.   

In sostanza, sostiene Breton, è necessario poter contare su un’Europa solida per contare al tavolo della geopolitica su temi cruciale per lo sviluppo economico e sociale della Ue.

A proposito di semiconduttori, Breton ricorda come l’Europa stia già lavorando alla realizzazione di European Chips Act, una norma per la realizzazione di chip nel Vecchio Continente, e dell’importanza di interessare se non direttamente imbarcare produttori esteri, in particolare asiatici e nella fattispecie giapponesi e coreani (vero epicentro geopolitico dei semiconduttori), in questo progetto di autosufficienza nei chip perseguito da Bruxelles.

Breton ‘chiama’ i produttori asiatici (in particolare la taiwanese TSMC)

“Di fronte alle crescenti tensioni tra il G2 (Stati Uniti e Cina), che potrebbero portare a carenze e un possibile disaccoppiamento tecnologico tra i due blocchi, l’Europa può stabilire una terza via per garantire la propria autonomia evitando un allineamento forzato e incondizionato. Questo è lo scopo dell’European Chips Act, ha scritto Breton.

In questa geopolitica dei semiconduttori, questi paesi dell’Asia (anche Taiwan come sottolinea la stampa asiatica ndr) orientale sono attori chiave i cui interessi strategici convergono con i nostri. Questo apre prospettive di partnership solide, costruite – come per ogni partnership – sui nostri rispettivi punti di forza e non sulle nostre debolezze.

L’European Chips Act potrebbe stabilire meccanismi per preservare in ogni momento la sicurezza dell’approvvigionamento europeo all’interno della catena industriale globale, fornendo così all’Europa gli strumenti necessari per gestire la sua autonomia.