La querelle

Vivendi-Tim, settimana cruciale fra ‘golden power’ e nuovo Ad

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Domani la riunione del comitato di Governo sul golden power, mercoledì 27 il bilaterale Parigi-Roma sul dossier Fincantieri Stx France e giovedì 28 il Cda di Tim per la nomina del nuovo amministratore delegato.

Settimana cruciale per l’assetto futuro di Tim. Domani si riunisce il comitato di Governo sul ‘golden power’, per decidere se la posizione di Vivendi in Tim sia tale da far scattare i poteri speciali del governo sugli asset di interesse strategico per la sicurezza nazionale. Resta da capire se la decisione del comitato riguarderà soltanto Sparkle, la società del gruppo che controlla i cavi sottomarini del gruppo, oppure anche altri asset (fra cui Telsy, la società del gruppo che gestisce le comunicazioni criptate del Governo e della Difesa) e la rete fissa nel suo complesso.

Il Governo sembra orientato ad esercitare la golden power, in base a precedenti dichiarazioni del premier Paolo Gentiloni e del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che in un’intervista a La Stampa ha ribadito, in linea con la recente pronuncia della Consob (il verdetto finale però lo darà l’Amf, la Consob francese), che “ci sono gli estremi per esercitare il golden power” da parte del governo per la mancata notifica a Palazzo Chigi del controllo de facto da parte di Vivendi, che detiene una quota del 24% in Tim. Vivendi nega il controllo de facto di Tim e sostiene invece di esercitare una semplice azione di direzione e coordinamento nell’operatore Tlc.

“L’Italia – ha detto Calenda – vuole che un investitore che viene da noi, ed è benvenuto, rispetti le regole. Nel caso di Vivendi-Tim era previsto l’obbligo di notifica e Vivendi non l’ha fatto. Noi non siamo un Paese aperto a scorrerie o che possa essere trattato con leggerezza”, ha ribadito il ministro.

In caso di via libera al golden power, il gruppo francese avrà 90 giorni di tempo per rispondere ed evitare la sanzione fino a 300 milioni di euro per la mancata notifica.

Secondo indiscrezioni, il governo non sarebbe orientato ad intervenire sul riassetto di Sparkle e della rete fissa. Secondo Le Monde, il Governo potrebbe però imporre l’ingresso nel Cda di Tim di alcuni membri designati dall’Agcom, per meglio controllare l’operato di Vivendi in relazione agli asset strategici del gruppo.

La decisione del comitato sul golden power e il perimetro del presumibile intervento governativo sarà comunque un viatico importante per indirizzare il clima dell’incontro bilaterale fissato il 27 settembre (mercoledì) fra Macron e Gentiloni a Lione per discutere il ruolo di Fincantieri in Stx France, i cantieri navali Saint Nazaire dove l’Italia rivendica la maggioranza, come a suo tempo negoziato con il presidente Hollande prima del dietrofront di Macron. L’obiettivo del bilaterale è creare un clima più disteso e costruttivo fra Parigi e Roma dopo le tensioni degli ultimi mesi sui cantieri navali.

Infine, giovedì 28 settembre (giovedì) è in programma il Cda di Tim per la nomina del nuovo amministratore delegato, carica ricoperta ad interim dal presidente Arnaud De Puyfontaine, che ricopre anche il ruolo di Ceo di Vivendi dopo l’addio di Flavio Cattaneo. Il Cda del 28 settembre chiarirà infine il ruolo e le deleghe di Amos Genish, entrato in Tim con la carica di direttore operativo.