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Valanga di richieste per il Reddito Energetico. Pichetto “arma contro la povertà energetica”. Ecco una guida pratica per richiederlo

L’energia pulita diventa un diritto. A confermarlo sono i numeri record del Reddito Energetico Nazionale (REN), lo strumento pubblico che finanzia l’installazione di impianti fotovoltaici per le famiglie a basso reddito. Da sabato 12 luglio, il GSE ha pubblicato gli esiti delle oltre 12.400 domande ricevute nel 2025: una valanga di richieste che traduce il bisogno, ma anche la volontà concreta, di molte famiglie italiane di partecipare alla transizione ecologica.

Il REN è molto più di un incentivo: è una risposta diretta alla povertà energetica, ed è la dimostrazione che la transizione può essere inclusiva e giusta”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

I numeri parlano chiaro, soprattutto al Sud, dove l’effetto sociale ed economico di questa misura è potenzialmente trasformativo. Rendere l’energia rinnovabile accessibile a tutti è una priorità nazionale”.

Oltre 100 milioni di euro per l’energia equa

Il Reddito Energetico ha mobilitato oltre 100 milioni di euro, destinati a finanziare impianti solari fotovoltaici per uso domestico. A fare la parte del leone è stato il Mezzogiorno, che riceverà più di 80 milioni del totale. Una conferma, questa, dell’urgenza di intervenire nei territori dove le disuguaglianze energetiche sono più marcate e il caro bollette pesa maggiormente sui bilanci familiari.

Il Nord, invece, raccoglie circa 20 milioni di investimenti. In totale, le richieste approvate permetteranno di installare oltre 50 MW di nuova potenza solare: un risultato che porta vantaggi immediati alle famiglie, ma che contribuisce anche agli obiettivi nazionali di decarbonizzazione.

Un anno per accendere il cambiamento

Con la pubblicazione degli esiti sul sito del GSE, i beneficiari hanno 12 mesi di tempo per completare l’installazione degli impianti e attivarli. Da quel momento, potranno autoprodurre energia pulita, abbattere i costi in bolletta e contribuire a un modello energetico più distribuito e resiliente.

Il Reddito Energetico si inserisce così tra gli strumenti chiave della politica energetica nazionale, con una visione che coniuga ambiente, giustizia sociale ed efficienza economica. La spinta ricevuta dal REN nel 2025 è anche un segnale importante per il futuro: l’interesse c’è, la domanda cresce, e il bisogno è reale.

Energia solare come diritto, non come lusso

Con il REN vogliamo democratizzare l’accesso all’energia solare”, ha ribadito Pichetto. “Chi è in difficoltà economica non può restare indietro nella transizione ecologica. Continueremo a rafforzare questo strumento, perché l’energia pulita non può essere un privilegio: deve essere un bene comune, un diritto garantito a tutti”.

Con questo approccio, il Reddito Energetico Nazionale si candida a diventare un modello europeo di inclusione energetica, in cui ambiente e giustizia sociale non viaggiano su binari separati, ma si rafforzano a vicenda.

Come ottenere il Reddito Energetico Nazionale

Il Reddito Energetico Nazionale, come spiegato, è pensato per rendere semplice, trasparente e accessibile l’accesso all’energia pulita. Ecco come funziona il percorso per accedere al beneficio:

1. Verifica i requisiti

Per presentare domanda, è necessario:

2. Presenta la domanda sul portale GSE

La richiesta si invia esclusivamente tramite il portale del GSE, accedendo con SPID, CIE o CNS. All’interno dell’area dedicata al Reddito Energetico, troverai:

3. Attendi la valutazione

Il GSE valuta la domanda e, se approvata, ti inserisce nell’elenco dei beneficiari. La pubblicazione degli esiti avviene direttamente sul portale.

4. Installa l’impianto entro 12 mesi

Una volta ottenuto il via libera, hai 12 mesi di tempo per far installare l’impianto fotovoltaico. Il GSE copre interamente i costi, rivolgendosi a fornitori accreditati.

5. Inizia a produrre la tua energia

A impianto attivo, inizierai a produrre energia elettrica per uso domestico. L’energia in surplus viene immessa in rete. Tu non paghi nulla e, soprattutto, riduci drasticamente i tuoi consumi da rete nazionale.

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