Ces di Las Vegas

Ultra HD, Netflix detta le regole ai produttori Tv

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I produttori tv si piegano agli standard di Netflix. I televisori 4K che vorranno integrare il servizio dovranno rispondere a precisi requisiti solo allora potranno assicurarsi l’etichetta ‘Approvato da Netflix’.

Al Ces di Las Vegas riflettori puntati sul matrimonio tra industria tv e streaming.

I produttori hanno ben capito che se il futuro è l’Ultra Alta Definizione (4K), senza contenuti di qualità è difficile poter costruire una solida strategia.

I dati parlano chiaro: sono sempre gli utenti che si rivolgono ai servizi streaming.

Questa edizione 2015 del grande salone hi-tech segna quindi una svolta importante, quella di un forte legame tra i produttori e chi fornisce contenuti online.

Netflix la fa da padrone e non sarà così facile poter aver l’esclusiva del suo marchio sui proprio televisori.

E sì, perché come ha spiegato l’azienda alla conferenza stampa di LG, solo sui televisori 4K ritenuti adatti a rispondere a delle precise caratteristiche potrà essere applicata l’etichetta ‘Approvato da Netflix’.

Del resto il provider da tempo sta investendo massicciamente nella produzione di contenuti in Ultra HD e non si farà di certo accecare da allettanti proposte commerciali se queste non garantiranno ai propri abbonati una resa del servizio al meglio.

Certo per i produttori di televisori non sarà così semplice accettare che sia una fornitore di contenuti a dettare le regole degli standard.

Ma questa è e se si vuole raccogliere la nuove sfide dopo anni di magra bisognerà accettare.

Nel secondo trimestre del 2015, quindi, gli americani potranno vedere nei grandi negozi di elettronica televisori con sopra l’etichetta Netflix che ne assicurerà le prestazioni 4K.

Sul telecomando sarà possibile anche trovare il tasto ‘Netflix’ e accedere così direttamente alla piattaforma di contenuti in streaming.

Ma anche Netflix dovrà fare la sua.

Il gruppo sta infatti già lavorando per adattare i proprio contenuti alla tecnologia HDR (High Dynamic Range) che assicura una migliore luminosità delle immagini e potrebbe garantirsi il riconoscimento di primo fornitore al mondo.

Obiettivo del gruppo, che forse sbarcherà anche in Italia quest’anno dopo l’arrivo in altri sei Paesi europei l’autunno scorso, non è tanto quello di allontanare i propri abbonati dal computer ma quanto di diventare un player forte del mercato audiovisivo.

L’esperienza sulla tv dovrà però restare il più vicina possibile a quella su pc: i produttori che vogliono avere l’etichetta Netflix dovranno dotare i loro televisori della funzione ‘stop and resume’ in modo che la visione sia fluida, senza interruzioni e senza bug.

Se questa iniziativa si rivelerà proficua Netflix potrebbe in futuro anche estenderla ai set-top box.

Netflix tiene a precisare che le richieste rivolte ai produttori non sono né costose, né difficili da realizzare per un mercato televisivo che va veloce verso l’Ultra HD.

L’azienda insomma non sembra voglia far soldi con questa ‘etichetta’ ma vuole essere attore protagonista della trasformazione della televisione in un oggetto connesso e smart e magari allargare i suoi abbonati, al momento 50 milioni nel mondo.