Con gli occhi al cielo a ‘caccia’ di Internet. Molti abitanti delle zone rurali della Gran Bretagna entro l’anno potrebbero ritrovarsi così per navigare in Rete, perché EE, l’operatore mobile, sta brevettando droni rivestiti da palloni aerostatici in grado di garantire la connessione 4G nel raggio di 4 km. I ‘router’ volanti potrebbero essere impiegati in aree non raggiunte dall’infrastruttura di rete tradizionale e in luoghi affollati in un determinato periodo, come stadi o festival della musica. Ma anche nelle città quando la Rete “va giù”.
Internet dal cielo sperimentato anche da Google
Con Project Loon, Google punta a portare Internet nelle zone più remote del pianeta: “circa la metà della popolazione mondiale non ha la possibilità di connettersi alla Rete”, si legge sul sito del progetto. E i palloni aerostatici di Google vogliono offrire loro questa possibilità, che poi è più di una possibilità. Internet è come l’acqua, non se ne può fare a meno e dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini come bene universale.
I test
I palloni aerostatici di Google sono stati testati per 190 milioni di chilometri di volo e sono sopravvissuti per 190 giorni nella stratosfera.
Ecco il video di un test in Nuova Zelanda.
