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Ue investe 300 milioni in tecnologie spaziali: “Contribuiscono alla transizione digitale”

Terra vista dallo spazio

Lo spazio è l’ultima frontiera del genere umano. Lo abbiamo letto in molti libri di fantascienza del Novecento e sentito in tanti film di genere. Ora, però, a partire dal nostro sistema solare, l’universo ci appare davvero a portata di mano e con esso prende vita una nuova economia.

L’economia spaziale a livello mondiale o space economy vale oggi poco meno di 500 miliardi di dollari, con la possibilità di raggiungere un valore di mercato di circa 2.700 miliardi di dollari entro il 2045, secondo stime Global Space Fund, in linea con le proiezioni diffuse l’anno scorso da Morgan Stanley.

Space economy e tecnologie UE

La Commissione europea ha reso noto oggi un nuovo piano di investimenti da 300 milioni di euro in tecnologie spaziali.

Tecnologie che comprendono diversi ambiti: comunicazioni, crittografia, conservazione e trattamento dei dati, geolocalizzazione, osservazione della Terra, hardware, materiali, elettronica, robotica, razzi, satelliti.

Accolgo con grande favore questo investimento nelle piccole e medie imprese del settore delle tecnologie spaziali, che ci avvicina al nostro obiettivo di transizione digitale. Ciò sostiene lo sviluppo di startup europee in questo ambito e dimostra che l’impresa spaziale europea è in forte espansione”, ha dichiarato Il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton.

Il fondo italiano Primo Space

Il piano di investimenti in space technologies riguarda due fondi incentrati sulla tecnologia spaziale, Orbital Ventures e Primo Space, nell’ambito del progetto pilota di equity finanziato dall’UE nel settore spaziale, vale a dire l’InnovFin Space Equity Pilot.

Primo Space, investitore italiano dedicato al trasferimento tecnologico in fase iniziale, è stato il primo fondo selezionato dal FEI che sta ora aumentando il suo sostegno nell’ambito di questo progetto pilota.

Il fondo è uno dei primi dedicati al trasferimento tecnologico in Europa, e il primo in Italia, a incentrarsi esclusivamente sulle tecnologie spaziali. Investe in progetti o imprese nelle fasi di proof-of-concept, seed e altre fasi iniziali, e promuoverà la commercializzazione di innovazioni pionieristiche nell’industria spaziale in Europa”, si legge in una nota della Commissione.

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