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Ue e UK di nuovo ‘insieme’ per il progetto 6G-Leader. Focus su AI, wireless e tecnologie di rete

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Digital Catapult si unisce al progetto europeo 6G-Leader per reti sostenibili basate su AI e machine learning, accelerando la convergenza tra innovazioni deep tech e connettività avanzata. Si rafforza la cooperazione tra Bruxelles e Londra per indipendenza digitale e leadership globale nel 6G.

Digital Catapult si unisce al progetto europeo 6G-Leader

Lavorare assieme per favorire e accelerare la convergenza tra intelligenza artificiale (AI), comunicazioni wireless e lo sviluppo di tecnologie di rete sostenibili che possano supportare la decarbonizzazione delle telecomunicazioni e realizzare applicazioni di innovazioni deep tech.

È questo l’obiettivo generale della nuova partnership tra il progetto 6G-Leader, sostenuto dalla Commissione europea e di cui fa parte anche il nostro CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, e Digital Catapult, l’agenzia di innovazione del Regno Unito per la tecnologia digitale avanzata.

Il progetto, partito quest’anno, mira a sviluppare reti 6G basate su intelligenza artificiale e apprendimento automatico (IA/ML), sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, entro un periodo di 36 mesi (gennaio 2025 – dicembre 2027).

6G-LEADER si concentrerà sul miglioramento dell’efficienza dello spettro, dell’automazione e del networking semantico per soddisfare le future esigenze di connettività, garantendo che l’Europa rimanga all’avanguardia nello sviluppo della tecnologia e delle reti 6G.

Ue e Gran Bretagna “di nuovo assieme” per la ricerca e l’innovazione avanzate

Un modo per riavvicinare, anche se dal punto di vista della ricerca, lo sviluppo e l’innovazione di tecnologie avanzate, Bruxelles a Londra.
come spiegato in una nota stampa da Joe Butler, Chief Technology Officer di Digital Catapult: “Abbiamo partecipato a 17 progetti Horizon fino ad oggi e stiamo ora ampliando il nostro lavoro nella connettività avanzata con soluzioni all’avanguardia, basate sull’intelligenza artificiale e sostenibili. Grazie alla nostra collaborazione con leader globali del settore, stiamo sviluppando la tecnologia 6G, aprendo la strada a reti più intelligenti ed efficienti che alimenteranno la prossima ondata di innovazione digitale“.

L’investimento della Commissione europea nel programma, nell’ambito dell’impresa comune SNS-JU (Smart Networks and Services Joint Undertaking), evidenzia l’importanza strategica del progetto per l’indipendenza digitale dell’Europa e la sua influenza nella definizione dei futuri standard di telecomunicazione.

Da oltre un anno L’Unione europea e la Gran Bretagna sono tornate a lavorare assieme, almeno in un contesto scientifico e tecnologico (che peraltro necessità di maggiore cooperazione e collaborazione per competere efficacemente su scala globale), ma per quel che riguarda il 6G certamente viene da chiedersi a che punto siamo in Europa.

Cosa sta facendo l’Europa per il 6G?

La ricerca continentale sulle reti di telecomunicazione 6G si sta facendo attraverso l’iniziativa Smart Networks and Services Joint Undertaking (SNS JU), che coordina investimenti significativi nel settore.
Con un budget totale di 900 milioni di euro per il periodo 2021–2027 (integrato da fondi privati equivalenti), la SNS JU ha già assegnato oltre 500 milioni di euro a più di 80 progetti in tutta Europa.

Nel 2025 è stato destinato un ulteriore finanziamento di 128 milioni di euro dedicato a tecnologie dirompenti, infrastrutture cloud per telecomunicazioni e sperimentazioni su larga scala in settori strategici come salute, manifattura e trasporti.

Un nuovo bando da 104 milioni di euro è stato aperto il 22 maggio 2025, con scadenza il 18 settembre 2025, focalizzato sulla sostenibilità, sicurezza e impatto sociale, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la leadership europea nel settore.

L’Europa intende allinearsi al calendario globale, con l’obiettivo di rendere commercialmente disponibile il 6G intorno al 2030. Le attività di standardizzazione sono già in corso, con il 3GPP che ha avviato le fasi di studio sul 6G nel 2025.

La strategia europea, basata su ingenti finanziamenti, collaborazioni transnazionali e attenzione all’impatto sociale, pone l’Europa tra i principali contendenti nel panorama globale della tecnologia 6G.

UNISCITI all’iniziativa “Indipendenza Digitale” di Key4biz, in collaborazione con ReD OPEN, spin-off dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, con la prima Conferenza italiana sull’Indipendenza Digitale: “INDIPENDENZA DIGITALE. Un patto per il futuro economico e tecnologico dell’Europa e degli europei“.

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