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Turismo digitale, parte domani il servizio WiFi Italia. Una sola autenticazione per navigare ovunque

Offrire nuovi servizi digitali nell’ambito del turismo per “facilitare l’accesso di cittadini e visitatori al patrimonio artistico, naturale e culturale” e per “creare un ambiente fertile per il settore privato all’interno del quale sviluppare applicativi e servizi a valore aggiunto”.

È questo lo scopo del Protocollo d’intesa, firmato l’anno passato dal Ministero dei Beni Culturali (Mibact) e il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), finalizzato all’utilizzo della banda ultralarga per collegare tra loro i siti turistici e punti di interesse culturale sul territorio nazionale attraverso una rete WiFi diffusa e federata.

Si tratta della  nuova app “WiFi°Italia°it”, che sarà attiva da domani, subito dopo la presentazione ufficiale che avverrà in occasione del convegno “WiFi°Italia°it: una rete per fare rete”, presso la Sala Spazio Europa della Commissione europea a Roma, a cui parteciperanno, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, il direttore generale della DG Connect della Commissione Ue, Roberto Viola, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il direttore generale dell’ Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), Antonio Samaritani.

Il Protocollo avrà la durata di tre anni, prorogabile di altri due, e per la sua attuazione sarà costituito un tavolo tecnico al quale parteciperanno due rappresentanti di Mibact, Mise e Agid.

Il lancio dell’applicazione avverrà in diverse città, tra cui Milano, Firenze, Roma, Prato, Bari, Trento.

L’accesso alla rete WiFi potrà avvenire sfruttando un sistema di accesso unico, compatibile anche con SPID, e consentirà di consultare dati pubblici e privati aperti, con standard e regole di utilizzo che consentano lo sviluppo di servizi.

Una soluzione intelligente, che va incontro al turista e al viaggiatore, per accedere a internet in ogni luogo (senza per forza doversi registrare nuovamente, ogni volta che ci si trova su un treno, in un museo, in una piazza).

Un’idea vantaggiosa che potrebbe favorire lo sviluppo dell’economia dei dati, dell’app economy, dei servizi, attraverso la rete WiFi federata, valorizzando almeno da un punto di vista digitale il nostro imponente patrimonio culturale, artistico e naturalistico.

Rimane solo da capire in che modo esattamente ci si registra, se sarà semplice per un turista straniero e se l’applicazione sviluppata sarà facile da usare e gradevole graficamente. Lo scopriremo domani.

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