L'innovazione

Turismo digitale, la Via Francigena fa il pieno con il WiFi

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Più infrastrutture e servizi digitali aumentano l’attrattività del nostro Paese: nel 2026 attesi investimenti per 11 miliardi di euro. L’anno scorso il 70% dei viaggiatori ha scelto online la propria destinazione.

Il numero di turisti in Italia è aumentato del 50% tra il 2001 ed il 2015. Da qui al 2018 si stima un’ulteriore aumento di presenze sul nostro territorio del 3%. Questo significa anche una rinnovata attrattività del Bel Paese che, secondo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), potrebbe vedere investimenti per 11 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita dell’1,8% l’annuo.

Ma cosa dobbiamo fare per migliorare questo trend positivo e massimizzare i risultati fin qui ottenuti?

Prima di tutto serve una visione d’insieme moderna che sappia cogliere potenzialità del territorio ed esigenze dei viaggiatori e il MIbact pare abbia raccolto la sfida pubblicando prima di Natale il Piano Strategico 2017-2022.

Il 52% dei turisti sono italiani che si spostano da Nord a Sud e viceversa. Il 70% degli arrivi internazionali è europeo e nei prossimi due anni è atteso un incremento del 6% degli visitatori extra europei. Di conseguenza, è necessario sviluppare un nuovo e più efficace piano di comunicazione, di marketing digitale, che sappia arrivare ovunque sfruttando il potenziale infinito di internet e delle reti sociali.

Tre i fattori guida integrati dal MIbact in ogni misura: sostenibilità, innovazione e accessibilità. I dati delle amministrazioni pubbliche, i big data e gli open data, dovranno essere messi a fattor comune da tutti gli enti pubblici e dovranno essere accessibili a cittadini, imprese e organizzazioni di settore.

Il nostro Paese deve essere percorribile facilmente e ogni mezzo di trasporto deve essere accessibile a tutti, senza impedimenti, con un occhio all’intermodalità (stazioni di scambio per prendere diversi mezzi di trasporto) e alla mobilità alternativa (con nuovi percorsi turistici da fare a pieni e in bicicletta). La connettività deve avere un posto di primo piano e l’idea di una rete WiFi unica nazionale, costituita da 28 mila hot spot a cui loggarsi con un’unica password, va nel verso giusto.

Secondo un recente studio BEM Researc, se migliorasse l’offerta digitale, soprattutto nella comunicazione, nelle infrastrutture e nei servizi, solo il sito archeologico di Pompei potrebbe passare da un minimo di 51.000 a un massimo di 250.000 visitatori in più all’anno. Un risultato ampiamento alla portata del nostro Paese, ma bisogna essere presenti online con siti internet che abbiano informazioni in più lingue e pagine sui social network fruibili da tutti, soprattutto da chi usa la rete tramite device mobile.

In generale, con una maggiore digitalizzazione dell’offerta turistica italiana, si potrebbe far aumentare di 2 milioni il numero dei viaggiatori in arrivo.

A ottobre 2015 è stato firmato dal Ministero dello Sviluppo, Mibact e Agenzia per l’Italia Digitale un protocollo d’intesa, della durata di tre anni, “Per la diffusione di piattaforme digitali al servizio del turista sul territorio italiano”.

Si tratta di un network di accesso libero e gratuito ai servizi digitali turistici, a partire dalle principali località balneari e dalle città d’arte, con l’attivazione da questo mese di tre progetti sperimentali per le reti WiFi: nelle grandi aree balneari, nei 51 siti Unesco e nelle 18 città della cultura, in aeroporti, porti e autostrade.

Un esempio pratico è il nuovo progetto della Regione Toscana per la ‘Via Francigena WiFi‘, con 80 punti di accesso dislocati sul tracciato e la copertura di 25 Comuni che si trovano lungo il cammino. Per la realizzazione dell’intervento l’ente pubblico ha messo a disposizione 400 mila euro (fondi PAR-FAS 2007-2013).

A dicembre, secondo dati della Regione, i pellegrini che hanno usufruito del servizio WiFi sono stati oltre 24.400 (su 40.000 totali) per 347.000 accessi.

Complessivamente, il turismo digitale in Italia vale oggi quasi 14 miliardi di euro. Solo lo scorso anno, secondo uno studio pubblicato su Speedvacanze.it, il settore ha visto un aumento del giro di affari del 22%. Il 70% dei viaggiatori scopre online il desiderio di conoscere una nuova destinazione, l’85% dei vacanzieri prenota il proprio viaggio online, mentre l’82% degli stessi cerca sul web informazioni sulle mete turistiche e confronta le diverse proposte.