Il boom dei dispositivi connessi e la crescente fruizione dei video online faranno esplodere il traffico internet. Questo lo sappiamo già da tempo. Ma in che misura?
Un recente studio Cisco rivela che è destinato a triplicarsi nel 2019 su scala globale.
Volete sapere a quanto ammonterà il volume dei dati che circoleranno in rete?
Due zettabytes, vale a dire 2 mila miliardi di gigabyte.
Secondo i calcoli di Cisco, il traffico IP generato da qui al 2019 sarà lo stesso di quello prodotto negli ultimi venti anni, cioè dalla nascita di internet.
Ma perché? Cosa sta succedendo?
Le ragioni sono diverse. Intanto ovviamente oggi il mondo è sempre più connesso.
Si prevede che nel 2019 il numero degli utenti internet dovrebbe superare i 3,9 miliardi (51%) contro i 2,8 miliardi dello scorso anno.
Allo stesso tempo sempre più persone possiederanno diversi dispositivi mobili: in media almeno 3,2 a testa.
Cisco prevede che ci saranno 24 miliardi di device connessi al web tra smartphone, tablet, tv e smart watch.
Le connessioni saranno più performanti: la velocità media fissa raddoppierà in cinque anni per arrivare ai 42,5 megabits al secondo.
Lo scorso anno ha già registrato un balzo del 26%.
Ma sarà soprattutto sulle reti mobili che transiterà la maggior parte del traffico (67%), con una prevalenza del wi-fi (53%) davanti alle reti cellulari (14%).
“Le reti mobili non sono necessariamente sviluppate in modo uniforme”, ha commentato Eric Greffier, top manager di Cisco France.
Il wi-fi dal suo canto resterà la rete privilegiata per chi vuole connettersi molto velocemente.
Il boom di oggetti connessi non dovrebbe invece rallentare più di tanto il traffico. Si parla di circa il 2,7% nel 2019.
A pesare in modo incisivo saranno soprattutto i video.
Nei prossimi cinque anni rappresenteranno l’80% del traffico internet nel mondo con una triplicazione del volume dei dati.
Anche la diffusione sempre più ampia dell’alta definizione e dell’ultra HD (4K) peseranno sul traffico, così come i servizi di video streaming con il successo di nuovi modelli di video on-demand come quello dell’americana Netflix, da ottobre presente anche in Italia.
Traffico aumentato anche grazie al maggior ricorso in azienda ai servizi IP di video conferenza.
Per gli operatori la posta in gioco è alta. Veramente alta.
L’evoluzione dei servizi video richiederà “nuovi requisiti per larghezza di banda e scalabilità“, indica Cisco nel report.
Chiaramente migliorerà la potenza delle reti. Secondo Eric Greffier, la sfida per gli operatori sarà anche quella di capire meglio cosa passa sulle reti per poterne ottimizzare l’utilizzo.
“L’esplosione del traffico – osserva Greffier – necessita maggiore flessibilità e reti più intelligenti per rispondere ai bisogni futuri. Questo spingerà gli operatori verso un adattamento indispensabile”.
La virtualizzazione delle reti è una delle soluzioni ed è già uno dei cantieri sul quale sono al lavoro gli operatori tlc.