Le domande

Tim verso l’assemblea. Da ServCo a DAZN, non solo NetCo fra i quesiti dei soci

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Non soltanto la NetCo nelle domande pre-assembleari dei soci in vista di domani: chieste informazioni sul futuro della ServCo e sull'accordo con DAZN.

Domani è il grande giorno dell’assemblea di Tim, e in vista del ‘d-day’, che ha all’odg il rinnovo del CdA e che si svolgerà a porte chiuse, i soci hanno inviato le loro domande pre-assembleari alla compagnia, a partire ovviamente dalla questione NetCo. Ma non so. Nel documento con le risposte del gruppo la parola NetCo è citata 37 volte. L’operazione è considerata centrale dall’azienda non soltanto per abbattere il debito, ma anche per rilanciare il business. A precisa domanda, l’azienda precisa che non sono previste penali in caso di mancata chiusura della cessione di NetCo a KKR.

Intano, La DG Comp farà sapere il suo parere sull’operazione NetCo entro il mese di maggio.

Nessuna penale in caso di mancata chiusura del deal con KKR

 “Il Transaction Agreement sottoscritto il 6 novembre 2023 per la cessione di NetCo non prevede l’applicazione di penali qualora l’operazione non si perfezioni. Resta fermo il regime ordinario di responsabilità contrattuale come regolato dal codice civile”.

Il futuro della ServCo

Non poche preoccupazioni anche per il futuro di ServCo, come traspare dalle domande dei soci. A chiara domanda, Tim risponde “Con l”utilizzo prossimo dell”AI anche il personale nei servizi sarà ridotto di numero. Rispetto ai competitors Tim ha già nel piano dei prossimi anni un numero Assemblea Azionisti ordinari TIM 23 aprile 2024 – Domande pre assembleari 57 sovrabbondante di dipendenti. Questo non rende già perdente il business rispetto al gruppo Fastweb-Vodafone o Iliad?”

“TIM continuerà a mantenere per il futuro la massima attenzione nella gestione dei propri costi e cercherà di sfruttare razionalmente le opportunità offerte dall’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Il business di TIM post cessione di NetCo non è direttamente comparabile a quello dei competitor menzionati dall’azionista”, si legge nel documento.

CDP e Open Fiber

Per quanto riguarda il potenziale conflitto d’interessi di Cdp, azionista al contempo di Tim e Open Fiber, la compagnia guidata dal Pietro Labriola risponde ai soci dicendo che “Non spetta alla Società esprimersi in merito alla possibilità per il socio CDP di detenere una partecipazione in Open Fiber S.p.A.”. Open Fiber è citata tre volte nel documento.

La parola DAZN è citata 12 volte nel documento. “Il nuovo accordo con DAZN sancisce un netto cambio di prospettiva per TIM con riferimento al business del Calcio. È un contratto di durata superiore al precedente, senza esclusiva, a prevalenza variabile e molto più flessibile del precedente, che riduce l’impegno economico dell’azienda nei confronti di DAZN. Non sono presenti nel contratto penali legate al mancato raggiungimento degli obiettivi di mercato. Il recesso per TIM è possibile a fronte di determinate fattispecie normate nel contratto e senza penali aggiuntive. Il contratto, peraltro, si inserisce pienamente nel percorso di trasformazione dei servizi di TIM in un modello di Customer Platform che vedrà anche un ampliamento progressivo del numero di partnership di TIM. Coerentemente con il Piano industriale 2024-2026 della Società, i benefici derivanti dal contratto DAZN sono superiori ai costi”, si legge.

Agevolazioni concesse per il 2023

Un socio chiede conto dei contributi concessi a Tim. “Circa 1,2 miliardi sono le agevolazioni fiscali legate al caro-energia. E’ previsto un taglio, per la durata di tre anni fino al 2025, degli oneri di sistema che gravano sulle bollette elettriche pagate dalle società che lo Stato ritiene di rilevanza strategica, tra cui ci sono anche quelle legate al mondo delle tlc. SI è esteso a TIM anche il credito di imposta per le imprese energivore. Nel pacchetto SONO inclusi 200 milioni di incentivi per il passaggio della rete Tim dal rame alla fibra. E altri 145 milioni servirebbero a favorire un ricambio generazionale nel settore attraverso prepensionamenti con successive assunzioni di giovani. Non solo: sarebbe inclusa la tanto invocata (dagli operatori) revisione al rialzo dei limiti elettromagnetici che permetterebbe un risparmio nella copertura del 5G. QUANTI e quali SONO STATI I CONTRIBUTI promessi e pagati dal MINISTRO D’URSO A TIM?”

Tim risponde che: “Per quanto riguarda le agevolazioni sugli oneri di sistema, Tim fa sapere che Le agevolazioni sugli Oneri di sistema sono state concesse solo per il 2023; non sono previste al momento sul 2024 e 2025”.