Lo scontro

Tim, muro contro muro su NetCo. La nuova guerra di Vivendi in Italia

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Muro contro muro sulla vendita di NetCo. La nuova guerra di Vivendi in Italia è appena cominciata, come scrive oggi Le Figaro.

Muro contro muro sulla vendita di NetCo. La nuova guerra di Vivendi in Italia è appena cominciata, come scrive oggi Le Figaro, riportando lo stato d’animo del primo azionista di Tim: vale a dire determinato a far valere le sue ragioni. “Se Vivendi ha condotto numerose battaglie legali in Italia, questa volta attacca il governo italiano che, coinvolto nell’operazione che ritiene strategica per il Paese, appoggia completamente il consiglio di TIM – si legge sul quotidiano – Inoltre gli analisti, che aspettano da tempo un’operazione di riduzione del debito per TIM, ritengono l’operazione coerente, con una valutazione convincente, e le possibilità di Vivendi di vincere la loro causa, molto limitate”.  Il Governo, per bocca del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha fatto sapere che il Governo tira dritto per la sua strada.

Insomma, il clima non è dei migliori per Vivendi. Ma Vincent Bolloré è determinato ad andare avanti.

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Vivendi prepara l’impugnazione contro decisione cda di Tim

Ieri l’Ansa ha reso noto che è atteso tra non molto il deposito al Tribunale civile di Milano dell’atto di impugnazione con cui Vivendi si oppone alla decisione presa dal cda di Tim, domenica 5 novembre, di cedere la rete fissa al fondo statunitense Kkr. Da quanto si è saputo da fonti vicine al dossier, il pool di legali della società francese di Vincent Bollorè sta preparando il ricorso contro la scelta della compagnia telefonica italiana: hanno tempo 90 giorni ma, è trapelato, arriverà “presto”. Il socio francese in questo modo intende tutelare i propri diritti e quelli degli azionisti di Tim in quanto, a suo avviso, il Consiglio d’Amministrazione “ha privato ciascun socio del diritto di esprimere il proprio parere in assemblea – ha scritto ieri in una nota – nonché del connesso diritto di recesso per i soci dissenzienti”. Inoltre “in conseguenza di tale violazione dello statuto sociale e del regolamento OPC, la deliberazione adottata”, è convinta Vivendi, è “illegittima” e comporta “la responsabilità degli amministratori di Tim che hanno votato a favore dell’operazione”.

Tim, firmato il transaction agreement per NetCo. Oltre a KKR investe anche Abu Dhabi Investment Authority

A stretto giro, in serata, è giunta la nota ufficiale di Tim sulla firma del “transaction agrrement” per la cessione della rete con la dichiarazione della presenza come ulteriore investitore accanto a KKR dell’Abu Dhabi Investment Authority che non era stato menzionato nell’annuncio del 5 novembre.  

“TIM comunica che, in esecuzione delle deliberazioni assunte ieri dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data odierna è stato sottoscritto con Optics BidCo (società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. “KKR” e come ulteriore investitore Azure Vista, società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority) il transaction agreement relativo a Netco che disciplina:

•             il conferimento da parte di TIM di un ramo d’azienda – costituito da attività relative alla rete primaria, all’attività wholesale e dall’intera partecipazione nella controllata Telenergia – in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame, e

•             il contestuale acquisto da parte di Optics Bidco dell’intera partecipazione detenuta da TIM in FiberCop medesima, all’esito del predetto conferimento (FiberCop post conferimento “Netco”).

Il transaction agreement prevede che alla data del closing dell’operazione si proceda alla sottoscrizione di un master services agreement che regolerà i termini e le condizioni dei servizi che saranno resi da NetCo a TIM e da TIM a NetCo a seguito del completamento dell’operazione.

Il perfezionamento dell’operazione è atteso per l’estate del 2024, una volta completate le attività prodromiche e soddisfatte le condizioni sospensive (completamento del conferimento della rete primaria, autorizzazione Antitrust, autorizzazione in materia di sovvenzioni estere distorsive e Golden Power)”.

Nel frattempo, è fissata per giovedì 9 novembre la comunicazione dei risultati del terzo trimestre da parte di Tim mentre per la prossima settimana è in programma un incontro con i sindacati per illustrare nel dettaglio il perimetro dell’operazione di vendita di NetCo.  

Vivendi, Una decisione “illegale”

Vivendi, cui gli argomenti legali non mancano, “cercherà di ottenere la sospensione dell’esecuzione in attesa del giudizio nel merito”, scrive oggi Le Figaro. “Considerando innanzitutto che l’oggetto sociale, che consiste principalmente nella “costruzione e gestione della rete”, verrà modificato dal conferimento, una modifica dello statuto avrebbe dovuto essere sottoposta all’attenzione dell’assemblea generale straordinaria. Gli amministratori di TIM, che si sono affidati al parere di numerosi legali, ritengono che la decisione sia di competenza del solo consiglio”, prosegue il quotidiano francese.

Poi, prosegue la disamina di Le Figaro “il Ministero dell’Economia, che è azionista della CDP, a sua volta azionista di TIM, e che avrà “poteri di controllo e decisione” sulla rete, come sottolineato da della Corte dei conti, è di fatto legata all’operazione: senza il sostegno del governo l’acquisizione da parte di KKR non sarebbe stata possibile. Vivendi ritiene quindi che un “comitato delle parti correlate” avrebbe dovuto essere convocato dal consiglio per pronunciarsi sull’operazione. E che in caso di riserve avrebbe dovuto chiedere che l’operazione fosse sottoposta all’attenzione dei soci”.

Smentita di Tim: ‘Nessun bonus per management legato a cessione rete’

Tim ha smentito le notizie secondo cui i top manager della società incasserebbero un bonus legato alla cessione della rete.

“TIM smentisce categoricamente le indiscrezioni di stampa circa presunti bonus in favore del top-management e del suo amministratore delegato, legati all’operazione per la cessione dell’infrastruttura di rete fissa”, si legge nella nota dell’ex monopolista.

“Gli unici piani realmente esistenti sono quelli relativi ai sistemi di incentivazione per il management di breve e di lungo termine che si basano esclusivamente sull’andamento operativo dell’azienda mentre non sono stati stabiliti obiettivi legati alle operazioni straordinarie”.

Il titolo in mattinata di TIM è in rialzo dello 0,2% a EUR0,25 per azione.