L'assemblea

Tim corre sulle voci di interesse dei fondi per gli asset del gruppo

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Tim sale del 2,16% a 0,31 euro sulle ali di un crescente interesse dei fondi per il segmento servizi che il gruppo potrebbe scorporare. Il Cda ha deliberato di non ritenere opportuno, in questa fase, dare seguito alla due diligence richiesta da KKR.

Tim sale del 2,16% a 0,31 euro sulle ali di un crescente interesse dei fondi per il segmento servizi che il gruppo potrebbe scorporare. Nel contempo, tramonta definitivamente l’ipotesi di Opa totalitaria da parte di KKR, con Tim che chiude pubblicamente all’ipotesi di due diligence.

Oltre a Cvc, che ha già espresso interesse per un investimento nella divisione enterprise della “ServiceCo”, anche i fondi Apax Partners e Apollo starebbero guardando gli asset, secondo quanto scrive oggi Il Sole 24 Ore.

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Apax ha stretto un’alleanza all’inizio di quest’anno con Iliad nell’offerta – respinta – per Vodafone Italia e potrebbe considerare una mossa simile sugli asset di Tim. “Se l’indiscrezione fosse confermata, pensiamo possa riguardare il segmento Consumer della ServiceCo, mentre l’offerta di CVC riguarda il segmento Enterprise”, dicono gli analisti di Intesa Sanpaolo.

Tim sta tenendo oggi un Cda sulla decisione di Kkr di non confermare la sua proposta senza un processo di due diligence e sulla proposta di Cvc. 

Nel frattempo, l’assemblea degli azionisti ha approvato oggi il bilancio 2021 e ha confermato l’ad Pietro Labriola nella carica di ad e consigliere della compagnia, ma niente dividendi.

Cda di Tim dice no alla richiesta di due diligence di KKR

Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi in seguito alla riunione dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del Bilancio 2021.

Il Consiglio ha proceduto a confermare all’unanimità il Direttore Generale, Pietro Labriola, come Amministratore Delegato della Società, conferendogli tutti i poteri già in precedenza attribuiti.

Il Board ha, inoltre, esaminato la lettera ricevuta da Kohlber Kravis Roberts & Co. L.P. (‘KKR’) lo scorso 4 aprile e ha preso atto che KKR ha dichiarato di non essere in grado di confermare, in assenza di una due diligence, la validità della manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante presentata lo scorso 19 novembre e i termini della manifestazione stessa, incluso il prezzo di 0,505 euro per azione.

Al riguardo KKR ha elencato le circostanze che hanno determinato l’impossibilità di confermare la potenziale operazione:

  • il profit warning di dicembre, che è stato comunicato il 15 dicembre 2021, seguito dall’annuncio di risultati inferiori alle aspettative per l’esercizio 2021;
  • le nuove guidance sul piano strategico 2022-2024, anch’esse inferiori alle attese (e significativamente più basse rispetto al broker consensus per il 2022), comunicate il 2 marzo 2022;
  •  il downgrade delle agenzie di rating con outlook negativo.

Il Consiglio precisa che KKR ha ricevuto le informazioni elencate qui sopra nel corso degli ultimi mesi contestualmente a tutti gli altri operatori del mercato.

Il Consiglio, alla luce della circostanza che KKR ha ritenuto di non confermare la precedente manifestazione d’interesse e il prezzo ivi indicato, ha deliberato all’unanimità di non ritenere opportuno, in questa fase, dare seguito alla richiesta di due diligence.

Qualora KKR decidesse di presentare un’offerta concreta, completa e attrattiva (che contenga, fra le altre cose, anche l’indicazione del prezzo per azione ordinaria e di risparmio di TIM), il Consiglio di Amministrazione di TIM sarà nella posizione di riconsiderare la propria decisione nell’interesse di tutti gli azionisti.

Infine, KKR, pur non essendo in grado di confermare i termini della manifestazione indicativa non vincolante, ha dichiarato di essere comunque disponibile a esplorare qualsiasi altra operazione nell’interesse della Società, dei suoi azionisti e del Paese.

Approvata la politica di remunerazione per l’anno 2022 (il comunicato)

L’Assemblea degli Azionisti di TIM si è svolta oggi, nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto-legge n. 18/2020 – ovvero senza la presenza fisica dei soci – con la partecipazione del 57,76% del capitale ordinario della Società. In sede ordinaria l’Assemblea: · ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2021 di TIM S.p.A. che si è chiuso con una perdita netta pari a 8,3 miliardi di euro coperta mediante integrale utilizzo degli utili portati a nuovo (pari a 7,3 miliardi di euro) e prelievo da riserve per 956,7 milioni di euro (94,54% voti favorevoli);

· ha approvato la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in entrambe le sezioni (politica 2022: circa il 77,24% dei voti a favore; consuntivo 2021: circa il 59,78% dei voti a favore);

Pietro Labriola confermato consigliere

· ha confermato Pietro Labriola, Direttore Generale di TIM, nella carica di Consigliere (già cooptato e nominato Amministratore Delegato lo scorso 21 gennaio 2022) con il 99,1% dei voti favorevoli. Il suo mandato cesserà unitamente a quello degli altri consiglieri a fare data dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023;

· ha approvato il piano di stock options 2022-2024 rivolto a una parte del management titolare di posizioni organizzative determinanti ai fini del business aziendale.