La crisi di Tim

Tim, Cda straordinario su voci interesse Kkr. Ma sarà vera Opa?

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Fissato per oggi alle 15,00 un Cda straordinario per esaminare l'interesse del fondo Usa Kkr per rilevare quote di Tim. Sarà vera Opa?

La situazione in Tim sta precipitando. Mentre i vertici aziendali sono stati virtualmente sfiduciati dal primo azionista Vivendi con una lettera sottoscritta da 11 consiglieri, è stato convocato in fretta e furia per oggi alle 15,00 un Cda straordinario per esaminare una manifestazione di interesse avanzata dal fondo Usa Kkr sull’intero gruppo telefonico. Kkr è già presente con una quota del 37,5% in Fibercop, la società della rete secondaria di Tim. L’indiscrezione arriva dal Corriere della Sera.

Ma perché tutta questa fretta e urgenza, visto che per il 26 novembre è già stato fissato non più tardi di ieri un Cda chiesto a gran voce dal primo azionista Vivendi su strategia e governance?

Kkr interesse già emerso il 5 novembre

Già nei giorni scorsi (5 novembre) erano emerse voci, diffuse da Bloomberg, di un potenziale interesse di Kkr per l’intero gruppo telefonico, voci rilanciate qualche giorno fa da Libero, e riprese oggi dal Corriere della Sera secondo cui Kkr sarebbe disponibile a lanciare un’Opa sulla compagnia telefonica, che attualmente viaggia ai minimi. Venerdì a Piazza affari, nonostante la chiusura in controtendenza con un aumento del 3,65%, l’azione veniva quotata a 0,3465 euro.

Secondo il Corriere della Sera, il governo non avrebbe avuto nulla da ridire sull’interessamento del fondo americano, pur forte della possibilità di esercitare il golden power.

C’è già un Cda straordinario chiesto da Vivendi per il 26 novembre

La manifestazione di interesse arriva in un momento sicuramente “caldo” per Tim. Il suo presidente, Salvatore Rossi (anch’egli nel mirino di Vivendi, pronto a sostituirlo con l’ad del gruppo francese Arnaud De Puyfontaine che siede già in Cda), aveva già convocato un Cda del gruppo telefonico per venerdì prossimo 26 novembre dopo che undici consiglieri, tra i quali in particolare i rappresentanti espressi da Vivendi, avevano firmato una lettera dai toni aspri, dove si parla di sfiducia e preoccupazione nei confronti dei vertici chiedendo con urgenza un cda straordinario per discutere di governance e dello stato di deterioramento dei conti aziendali.

Oltre agli 11 consiglieri anche il collegio sindacale avrebbe scritto una lettera separata al presidente esprimendo preoccupazione per l’andamento dei conti. Nel mirino, in particolare la gestione da parte dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi, dopo la diffusione dei risultati dell’ultimo trimestre considerati non positivi e due profit warning in pochi mesi, anche perché l’accordo con Dazn per portare la seria A su Timvision non ha portato i numeri attesi. Un contesto che ha portato anche all’ennesimo abbassamento del rating da parte di S&P Global Ratings sul lungo termine di Telecom Italia da “BB” a “BB+”, con un outlook sul futuro “stabile”.

Domande aperte sul timing e il peso dell’interessamento di Kkr

Detto questo, resta aperta una serie di quesiti che riguardano il timing e l’evoluzione accelerata della crisi di Tim. Con una premessa: i vertici attuali in rotta con il primo azionista Vivendi hanno tutto l’interesse a smuovere le acque in vista dell’appuntamento clou, vale a dire il Cda del 26 novembre.

Il totonomine per la successione dei vertici di Tim è già scattato da tempo.

Per quanto riguarda la manifestazione di interesse di Kkr, chi farebbe seriamente una proposta ad un vertice che in questo momento sembra sfiduciato, quando basterebbe attendere una decina di giorni per dare tutto un altro peso alla proposta?

L’allarme occupazionale lanciato dal sindacato, 40mila dipendenti a rischio con il tramonto del progetto rete unica (sancito dall’Antitrust Ue al Governo come conditio sine qua non per il riassetto di Open Fiber), ha ulteriormente surriscaldato il clima già infuocato intorno alla compagnia.

Il generico interessamento di Kkr, che si pone in contrapposizione a Vivendi, non sarà forse “un’azione di disturbo” per annacquare il Cda del 26 novembre?

Che senso ha una manifestazione di interesse? Quali sono i termini concreti dell’offerta?

In questi casi, di norma, l’offerente dichiara la sua offerta: quante azioni voglio acquistare e a quale prezzo.

Sarà vera Opa?

Vedremo.