Bilancio

Tim allarga le perdite del primo semestre a 813 milioni di euro. Crescono anche ricavi e debito

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Tim chiude il primo semestre con perdite nette per 813 milioni di euro, a fronte dei 483 milioni dell'anno precedente. Ricavi a 7,84 miliardi di euro, in crescita del 3,5%. Tornano a crescere dopo 5 anni i ricavi domestici, ma cresce anche l'indebitamento a 26,16 miliardi.

Tim, il cui principale azionista è il gruppo francese Vivendi, ha ampliato la perdita netta del primo semestre a 813 milioni di euro, contro i 483 milioni di un anno prima, nonostante il ritorno alla crescita del mercato italiano.

La perdita è superiore a quanto previsto dal consensus degli analisti compilato da Factset, che prevedeva un risultato negativo di 389 milioni di euro per il semestre.

“Proseguono le attività previste dal piano di delayering per arrivare all’offerta vincolante di kkr entro il 30 settembre”, si legge nella nota aziendale.

Target 2023 confermato

Il consiglio di amministrazione ha approvato la relazione finanziaria al 30 giugno riportando risultati “pienamente in linea con i target per l’esercizio 2023 che sono stati comunicati al mercato lo scorso febbraio”, precisa la società.

Nel primo semestre, aggiunge TIM in una nota, “durante il quale è proseguita l’azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico e l’accelerazione dello sviluppo di TIM Brasil”, il gruppo ha registrato una perdita di 813 milioni in peggioramento da una perdita di 483 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato, precisa TIM, “sconta l’effetto negativo di oneri netti non ricorrenti per 437 milioni, in aumento da 287 milioni nel primo semestre 2022”.

Ricavi del semestre in aumento del 3,5% a 7,84 miliardi

I ricavi totali di gruppo si sono attestati a 7,84 miliardi di euro, in crescita del 3,5% da 7,55 miliardi del primo semestre 2022.

L’Ebitda ammonta a 2,67 miliardi, in linea con i 2,65 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.

L’Ebit del gruppo TIM del primo semestre è pari a 239 milioni, in calo da 397 milioni nel primo semestre 2022.

Indebitamento netto in crescita a 26,16 miliardi

L’indebitamento finanziario netto adjusted ammonta a 26,16 miliardi al 30 giugno, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 quando era 25,36 miliardi, e rispetto ai 24,6 miliardi dello stesso periodo del 2022,  quale effetto netto della positiva dinamica operativa del semestre cui si è contrapposto il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria e dai maggiori debiti per leasing e dal pagamento dei dividendi in Brasile.

Business domestico torna a crescere dopo 20 trimestri

Per quanto riguarda il secondo trimestre, la società segnala che nel business domestico i ricavi totali registrano la prima crescita – dello 0,6% – dopo 20 trimestri a 2,9 miliardi di euro. I ricavi da servizi ammontano a 2,6 miliardi e sono in via di stabilizzazione, con una differenza annuale pari a meno 0,9%, che si confronta con un calo annuale del 2,4% nel primo trimestre 2023. I ricavi da servizi fissi sono stabili.

Infine, nell’ultimo trimestre, Tim Brasil  è proseguita nel proprio percorso di “forte crescita dei ricavi”, cresciuti del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e dell’Ebitda, aumentato del 17% rispetto al secondo trimestre 2022.

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