Banda ultralarga

Tim, Agcom avvia consultazione sui prezzi all’ingrosso nel 2023. Aumenti per il rame, in calo la fibra

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Agcom mette in consultazione i prezzi di accesso alla rete di Tim pagati dagli operatori alternativi e propone un rialzo, nel 2023, dei costi del rame e un calo della fibra.

Anche Agcom a favore dell’FTTH in Italia. L’Autorità mette in consultazione i prezzi di accesso alla rete di Tim pagati dagli operatori alternativi e propone un rialzo, nel 2023, dei costi del rame. In particolare, per il 2022, anno in corso, i prezzi di accesso resterebbero immutati rispetto al 2021, mentre per l’anno successivo l’Autorità fa dei distinguo: aumentano i prezzi relativi al rame, diminuiscono quelli relativi alla fibra. Ad esempio il prezzo dello Slu, una sorta di affitto della rete secondaria di Tim, per il rame salirebbe del 23,5% nel 2023 mentre il Vula Fttc, una sorta di noleggio del misto fibra- rame, salirebbe dell’8,6 per cento. Diversamente, il Vula Ftth, invece, scenderebbe del 7,9 per cento. Lo scrive l’agenzia Radiocor.

Fibra copre il 40% del territorio

Oggi l’infrastruttura in fibra fino alla casa (ftth) copre circa il 40% del territorio italiano a fronte del resto coperto dall’Fttc, cioè dalla fibra fino all’armadietto che ha l’ultimo tratto in rame. Secondo alcune fonti consultate da Radiocor, uno schema simile costerebbe agli operatori alternativi oltre 100 milioni.

L’ultima analisi di mercato dell’Agcom fissava i prezzi dei servizi regolamentati fino a dicembre del 2021. Nelle more della conclusione del procedimento istruttorio di analisi coordinata dei mercati, l’Agcom, spiega lo schema allegato alla delibera, ha ravvisato, dunque, “la necessità di stabilire i prezzi dei servizi di accesso alla rete fissa per gli anni 2022 e 2023. Ciò al fine di evitare un’applicazione eccessivamente retroattiva dei prezzi (in quanto definire i prezzi per gli anni 2022 e 2023 nell’ambito dell’attuale analisi di mercato, avviata con delibera n. 637/20/CONS, comporterebbe l’approvazione degli stessi non prima della seconda metà del 2023, alla luce anche delle attuali vicende relative alla revisione del progetto di scorporo di Tim (comunicazione di Tim del 7 luglio 2022) e, quindi, al fine di salvaguardare la stabilità economica del mercato”.

Ora, sulla proposta dell’Autorità, si apre, dunque, la consultazione pubblica. Intanto sul tema dei co-investimenti proposto da Tim qualche novità potrebbe esserci al tavolo Agcom del 19 ottobre.